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22. E se fosse

Creato il 23 maggio 2011 da Fabry2010
22. E se fosse

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Le case sono bianche, come la strada, e la strada è piena di soldati, jeep, uomini che lanciano sassi come hanno imparato da bambini – inarca la schiena e via, con tutta la forza del tronco e delle braccia -, le donne col velo urlano, incitano, spinte su camionette verdi – per essere stuprate, interrogate? -, un ragazzo è tirato su come un sacco di patate, non dà segni di vita – ma è vita questa, dimmi, ti sembra vita? non poter superare una linea, non poter parlare – gli agenti in divisa corrono tra i fuochi esplosi nel mezzo della via - dài, porta altra roba, legna, gomma, spargi la benzina -, le ruspe abbattono case e baracche come fossero di carta pesta – la nostra casa, la nostra casa -, perché qualcun altro deve occupare il territorio - si può demolire una vita, dimmi, si può fare? -, scontri ininterrotti dalla notte, lo dicono tutte le agenzie, cominciano a sparare, raffiche insistenti - e se fosse tuo padre, tua madre, tuo fratello? -, i soldati sorridono sicuri, col giubbotto antiproiettile e l’aria di chi non ti farà mai entrare – perchè? chiedetelo a loro, i democratici -, mio padre è ammalato, è urgente - e se fosse tuo padre, tua madre, tuo fratello? – la gente deve fermarsi al di qua, pregare per terra, nella polvere - ci sono tanti modi per fermarti, non solo con le armi, anche con timbri e documenti – un soldato dai capelli biondi, un soldato donna con gli occhiali da sole - ho mia moglie incinta, fatemi passare -, le palme abbassano le braccia, ondeggiano al vento perplesso dell’estate, bisogna sfrattare, demolire, perché qui c’è il giardino del re David - e se fosse tuo figlio, il figlio di Dio? Ismail sta piangendo, dai suoi stupidi occhi azzurri. Smettila, gli dice Yousef, smettila, scemo.



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