Oggi, come sempre, il movimento antagonista ha costruito uno spezzone autonomo, dove alta è stata la partecipazione, all’interno della manifestazione ufficiale del 25 Aprile. Le soggettività che lo scorso anno hanno costruito una giornata conflittuale impedendo il discorso delle autorità politiche locali hanno scelto oggi di delegittimare maggiormente la piazza, costruendone un’altra che rilanciasse le iniziative di lotta dei mesi a venire.
La nostra scelta di non stare in quella piazza, dove hanno sparlato quei rappresentati istituzionali (totalmente delegittimati dalla storia in quanto rifiuti), è stata quella di costruire un altro luogo in cui si è svolto un momento di confronto pubblico e collettivo.
Grave è stata, dopo gli appelli dei giorni scorsi a partecipare all’assemblea cittadina di Largo Bocaccino, la mancanza di quei soggetti che ritenevamo nostri interlocutori politici. Di fatto hanno riempito la piazza istituzionale, hanno legittimato Demicheli, che anni fa da buon leghista chiedeva il mitragliamento dei migranti nell’attraversata del mediterraneo, e il sindaco Perri, ex M.S.I. Denunciamo, inoltre, la presenza della celere in piazza nel 25 aprile che ha rimarcato una gestione unicamente repressiva e militare della giornata con la connivenza vergognosa delle realtà politiche che in quella piazza c’erano, ci sono rimaste e che di fatto hanno condiviso tale gestione securitaria.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Csa Dordoni, Collettivo Autonomo Studentesco, Comitato provinciale AntiSfratto.
Il Pd ha scelto da anni una linea ultramoderata, maturata nell’imposizione di un candidato rispettabilissimo sul piano personale, e ha rinunciato da tempo a ogni forma di contrapposizione politica, di lotta chiara, inconfondibile con la razza padrona, con chi crede che col potere dei soldi si può comprare qualunque diritto. Nessun’anima conflittuale nel centrosinistra di oggi, nessuna forza ideale, solo un malinconico calcolo elettorale poiché le idee buone sono state cestinate da molto tempo. Alcune persone, giovani e adulti, credono in un’altra possibilità. Lottare, impegnarsi per mostrare la differenza nei fatti. Da un lato la Resistenza vendibile in tivù, attraverso i grandi massmedia controllati dalle solite forze conservatrici, liberiste, di ogni diritto fanno commercio, dall’altro il bisogno, per necessità economica e desiderio di liberazione, di combattere con i mezzi leciti. Perri non rappresenta affatto i cremonesi morti in Piemonte nella Resistenza, come è l’antitesi dei ragazzi deceduti a Cremona vittime dei fascisti, anzi asseconda le tendenze più regressive e subordinate al potere dei capitali. Perri rappresenta chi nei fatti incrementa le disuguaglianze socio-economiche fino a livelli insopportabili. Il potere dei datori di lavoro maggiori, degli industriali, degli imprenditori più importanti, è diventato abnorme. In ogni città e in ogni paese però esistono persone che non accettano questa forma sempre più sfacciata di tirannia diffusa nei centri di potere reale.