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25 novembre: no alla violenza sulle donne

Creato il 25 novembre 2013 da Kalisiabeauty

Jose-Luis-Gonzalez

25-novembre-giornata-internazionale-contOggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, designata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.   Una data simbolica, scelta in ricordo del brutale assassinio avvenuto nella Repubblica Domenicana, nel 1960, delle tre sorelle Mirabal,  torturate e strangolate per la loro opposizione alla dittatura trentennale di Rafael Leonidas Trujillo. Foto simbolo per celebrare questa giornata è quella della celebre installazione dell'artista Elina Chauvet: scarpe rosse che da simbolo di seduzione diventano simbolo contro la violenza sulle donne, sistemate il 27 luglio 2012 di fronte al consolato messicano di El Paso, in Texas, in onore delle centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez. [caption id="attachment_6355" align="aligncenter" width="640"]Jose-Luis-Gonzalez © REUTERS/Jose Luis Gonzalez[/caption] Da quel giorno le scarpe rosse sono diventate il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne: ciascuna riportante il nome di una donna assassinata, verranno oggi sparse negli angoli di molte città del mondo, dove manifestazioni ed eventi ricorderanno tutte quelle vittime della violenza che, a guardare le cifre, aumentano in maniera terrificante, in Italia e nel mondo. comenciniTra gli incontri più belli per denunciare il femminicidio, segnaliamo quello che si terrà stasera al Palazzo Ducale di Genova, a cura della regista e scrittrice romana Cristina Comencini: "Il volto della madre: bellezza da amare e distruggere". Un tema che, naturalmente, ci riguarda in qualche modo e che ci invita a riflettere su una questione davvero complessa, ovvero quella dell'amore e del corpo femminile. Il volto della madre è, infatti, la prima bellezza che prende forma davanti agli occhi del bambino, un corpo femminile che dà piacere e amore necessari alla sopravvivenza. Questo stesso amore, tuttavia, deve evolvere e passare ad altri corpi e ad altri volti liberi e scelti. La regista ragiona su come si compia questo passaggio nell'epoca della libertà femminile e su come si possa amare senza distruggere l'altro da sé o distruggersi per l'altro. Alle 21, nella Sala del Maggior Consiglio.

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