Lui è uno di quelli di cui si riconosce subito la faccia ma che passa quasi sempre in secondo piano rispetto alle superstar al cui fianco viene sempre piazzato. Non è biondo (e nemmeno ha gli shatush), non ha lo sguardo da divo, non ha il fare del latin lover da sventolamento di fazzoletti, non ha una vita privata da rotocalco e soap opera coma la maggior parte dei suoi colleghi.
Eppure, se vi dico John Turturro, tutti sapete che si parla di cinema (e di livello, perché di fianco al suo nome potremmo leggere nei titoli di coda di parecchi film quello di altri come Scorsese, Allen, Criuse o Newman per esempio) e di un attore e regista italo americano (per di più con papà pugliese, il che mi tocca nel personale).
E come tutti gli italiani (quando ce l’hai nel sangue, quando ne senti le radici), quello che più colpisce della sua storia è proprio il bisogno di capire il nostro (anche suo) popolo: si appassiona alla musica napoletana, registra dei documentari, riprende e interpreta le commedie di Eduardo.
Che scintilla avrà mai questa magica penisola a forma di stivale, per non esimersi dallo stregare chi vi posa lo sguardo con il cuore?
Volete un consiglio? Fatevelo spiegare da un Pesci…
JOHN TURTURRO è NATO A BROOKLYN IL 28 FEBBRAIO 1957, SOTTO SEGNO DEI PESCI