TRANS D’HAVET...50 Miglia delle Piccole Dolomiti.
Edizione uno, 28 luglio 2012
Dopo la prova dell’edizione zero, in cui venti atleti l’estate scorsa hanno provato il tracciato, l’edizione uno della Trans d’Havet ultra trail è finalmente ai blocchi di partenza.
Sugli ottanta chilometri con cinquemilacinquecento metri di dislivello positivo del logico tracciato che attraversa tutto l’arco delle Prealpi Vicentine Occidentali, trecento concorrenti già iscritti, provenienti da quaranta province e dieci regioni d’Italia, si preparano a dare battaglia. Altri settanta si cimenteranno sulla prova di metà percorso in partenza il sabato mattina alle ore 9.00 dal ristoro “Magna e Bevi” di Pian delle Fugazze. Cinquanta miglia delle Piccole Dolomiti, recita il sottotitolo, ed è effettivamente una traversata da percorrere a piedi tutta d’un fiato che non darà un attimo di tregua.
Il concept della gara è di Ultrabericus Team, l’organizzazione generale e la gestione degli ottanta chilometri del percorso sono tutte sulle spalle del Gruppo Sportivo Alpini di Vicenza e dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, la partenza da Piovene sarà gestita dal gruppo Puro Sport Culture, la logistica della base gara e dell’arrivo a Valdagno saranno curati da Polisportiva Valdagno Asd.
La partenza è prevista da Piovene Rocchette alle ore 0.00 di sabato 28 luglio (in pratica ilvenerdì sera), da lì i concorrenti saliranno al monte Summano, scenderanno per il sentiero delle greste fino al Colletto di Velo, risaliranno il monte Novegno fino alla cima del Rione, scenderanno di nuovo fino al colletto di Posina, attreverseranno la cresta del monte Alba per giungere a passo Xomo. Si percorrerà quindi la strada delle 52 gallerie del Pasubio, fino al rifugio Papa, per scendere poi lungo la strada degli Eroi ed il sentiero della val di Fieno fino al passo Pian delle Fugazze, chiudendo così con quaranta chilometri la prima metà di gara. I concorrenti ripartiranno quindi con la salita alla selletta di Nord ovest, sotto la cima del Cornetto, per planare poi sui pascoli di malga Boffetal e al passo di Campogrosso. Inizierà quindi la salita più dura di tutta la gara, quella che per il boale Fondi porterà all’omonima bocchetta e quindi dopo il traverso per bocchetta Mosca al rifugio Fraccaroli, punto più elevato della gara. Seguiranno la discesa al rifugio Scalorbi e quindi il lungo tratto caratterizzato da brevi saliscendi e tratti in falsopiano che attraverso i passi della Lora, della Zevola, della Scaggina, passando poi per malga Campo Davanti e la sella del Campetto, porterà gli atleti alla cima di Marana. A quel punto solo una ripida picchiata verso il Zovo di Castelvecchio ed una successiva dolce discesa attraverso le contrade Mecceneri, Biceghi, Rocchi, Giani e Figigola separeranno i concorrenti dall’agognato traguardo di Valdagno. L’arrivo dei primi è previsto in tarda mattinata, per la maggioranza del gruppo nel pomeriggio, mentre gli ultimi avranno tempo fino alle 23.00 di sabato 28 luglio per completare il percorso.
La gara assegna i titoli di campione italiano ultra trail I.U.T.A. media distanza, nonchè è prova del grand prix ultra trail I.U.T.A., e vedrà quindi al via i più forti atleti italiani della specialità. La gara è inoltre candidata ad ospitare i mondiali I.A.U. di specialità nel 2014, e sarà quindi presente come osservatore il responsabile europeo I.A.U. Francisco Sanchez Rico accompagnato del presidente della I.U.T.A. Gregorio Zucchinali e dal coordinatore tecnico di settore F.I.D.A.L. Stefano Scevaroli.
Tra i favoriti in evidenza Stefano Ruzza, già campione italiano sulla lunga distanza, i nazionali Fabio Granzotto e Filippo Canetta e il gardenese Christian Insam, già quinto alla Lavaredo Ultra Trail, giocano in casa Filippo Dal Maso, terzo all’Ultrabericus, e Franco Manzardo vincitore della 100 e Lode, sarà inoltre interessante vedere in azione, su un terreno che non è propriamente il loro, anche i due nazionali della cento chilometri su strada Daniele Palladino e Daniele Giusti. Presenti grandi nomi anche tra le donne, con le nazionali Annemarie Gross, Giuliana Arrigoni e Francesca Canepa, la rivelazione emergente dell’anno Maria Chiara Parigi e la vicentina Cristina Zantedeschi.
La Trans d’Havet è anche la terza e conclusiva prova del Vicenza Ultra Challenge 2012, la classifica combinata a somma dei tempi delle ulltramaratone vicentine iniziata in marzo con l’Ultrabericus Trail e proseguita in maggio con la 100 e Lode. La classifica provvisoria dopo due prove vede al comando tra gli uomini Massimo Rabito (Puro Sport Team), seguito da Silvio Lievore (Team Runners Zanè), Sergio Zanettin, Gianberto Antonello (Atletica Vicentina) e il giovane padovano Giulio Bertin, mentre tra le donne è prima Tite Togni (Trail Running Brescia) seguita dalle vicentine Roberta Peron (Schio Bike Valli Sport) e Anna Marchetti (Pier Sport), per tutti loro una sfida nella sfida, quella per la conquista del titolo di ultratrailer vicentino dell’anno.
Alcuni degli atleti parteciperanno ad una serie di test pre e post gara, nell’ambito di una ricerca sulle reazioni fisiologiche e neurofisiologiche all’esposizione ad ambienti e compiti estremi condotta dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova.
L’evento è patrocinato dai Comuni di Piovene Rocchette, Santorso, Schio, Valli del Pasubio, Posina, Vallarsa, Ala, Selva di Progno, Crespadoro, Recoaro e Valdagno ed è sostenuto da Montura, Ercole tempo libero, Birra Menabrea, Skindry, Compressport, Latterie Vicentine.
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