Formato: Copertina rigida
Lunghezza: Romanzo breve
Prezzo: 12,60 €
Lingua: Italiano
Autore: Richard Matheson
Link per l'acquisto: Tre ore di pura follia (Gli aceri)
Sinossi Vincent aveva un talento. Il pianoforte, sotto le sue dita, cantava di voce angelica. Ma la sua strada non è diritta, non è spianata, e quando la sua vita precipita in un baratro d'oscurità, tutto implode. La sua mente, ormai persa, è continuamente alla ricerca di una vendetta che, forse, nemmeno lui comprende ma al tempo stesso la agogna con tutto il suo essere. E una notte, quando sembra che gli eventi girino a suo favore, Vince si ritrova in balia delle sue emozioni, in un violento e rapido precipitare nel fondo dell'abisso.
Impressioni
Quando ho letto il
titolo di questo libro, considerato che il nome stampato in copertina è per me
una garanzia di qualità, mi ero aspettato qualcosa di davvero cattivo.
E per certi versi lo
è, perlomeno nella prima parte…
Il problema, a mio
avviso, lo si percepisce dopo la metà, quando Vince si ritrova di fronte
all'origine delle sue follie. Incapace di gestire quello che gli sta accadendo
scivolain un lungo e delirante viaggio introspettivo che toglie spazio a quella
violenza che sia il titolo sia la sinossi promettevano.
Tolto questo, che
peraltro rimane una pura e semplice considerazione personale, il libro si
presta ad una lettura veloce e intensa, con diversi punti che portano a
rabbrividire per la crudezza e la potenza con cui sono narrati.
Ma, ehi, questo è
Matheson. Può non piacere, può essere considerato troppo sintetico, ma credo
sia innegabile la sua capacità di forgiare storie rapide, veloci come uno
sparo, che penetrano e scavano fino a giungere lì, proprio dove fa più male.
Ben lontano dai fasti di Duel o Io sono leggenda, si ritaglia comunque in maniera egregia un suo spazio, mostrandoci quella che, alla fine dei conti, è la vera paura, l'orrore che si nasconde dietro alle facciate, alle belle espressioni. La mente umana, capace di cose fantastiche, può mutare, trasformarsi fino a cambiare radicalmente la sua forma. È allora che scatta quell'interruttore, quella semplice levetta che modifica i parametri e i metri di valutazione. Così ecco i mostri, quelli veri, che spaventano non per quello che fanno ma per quello che la loro mente gli mostra. Perché, ricordatelo, la pazzia è lì, che aspetta. Basta un passo falso, una semplice parola, e tutto crolla, come un castello di sabbia devastato da un'onda. E dopo non rimane più nulla se non l'ossessione. Quella vera… Quella che fa paura...
