Mentre iniziavo a raccogliere le idee sul festeggiato del giorno, l' Ariete protagonista di questo 30 Marzo, mi sono soffermata a pensare che forse forse i suoi prodotti hanno avuto la stessa capillare diffusione della tv dopo il boom economico, con l'unica fondamentale differenza che i suoi prodotti non sono forzatamente sinonimo di benessere economico bensì di risparmio e praticità.
Chi di voi, cari astro lettori, non ha in casa un mobile Ikea? Una cornice? Un porta vaso? Un qualunque utensile da cucina dal nome impronunciabile? Impronunciabile non solo perché Ikea è svedese - paese dalla lingua e sonorità impenetrabili - ma anche perché leggenda vuole che il suo fondatore sia dislessico e quindi tendente a incasinare ancora di più i nomi dei suoi prodotti!
In tutte queste mie riflessioni mi sono persa via senza ancora menzionare lui - Ingvar Kamprad - Mr Ikea, il presenzialista, per l'appunto, nelle case di tutti noi!
Di lui si dicono molte cose: che sia tirchio peggio di Paperon de' Paperoni - c'è chi lo dice più ricco dell'uomo più ricco del mondo, Bill Gates - che sia un instancabile lavoratore presenzialista nonostante l'eredità professionale passata ai figli - in questo mi ricorda tanto il nostro nazional-popolare Mr Esselunga.
Sentimentale tanto da racchiudere nell'acronimo IKEA le iniziali del suo nome e quelle della sua città d'origine nonché dell'azienda di famiglia, presenta nel suo passato un neo grande quanto il deposito che ha costruito in Israele a compensazione del suo passato nazista.