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Sono passati quasi dieci anni dal 300 di Zack Snyder, film che ancora oggi mi vale l'odio da parte di molti 'colleghi'. Perché nonostante ammetta l'infima qualità di quella pellicola, non posso non riconoscere che se non altro dimostra una certa testosteronica coerenza in grado di compensarne i numerosi difetti. Insomma, il classico film che guardavo una volta che avevo finito di lavorare in fabbrica, quando ero troppo stanco. Senza contare che poi a me il buon Snyder, nonostante molti lo ritengano il nuovo bad evil di Hollywood o l'erede legittimo di Michael Bay (e qui devo dissentire non poco), proprio non ce la fa a starmi antipatico. Forse per il semi-miracolo fatto con Watchmen, o forse perché di cinema non capisco una beneamata fava (probabile), eppure quando quel tamarretto di borgata fa un film, non me lo perdo. Però di questo seguito proprio non ne sentivo il bisogno, anche a vedere il trailer un continuo perché? continuava a ronzarmi in mente come un fastidioso moscerino.
Vengono raccontati i fatti della battaglia di Capo Artemisio fra Greci e Persiani, avvenuta contemporaneamente a quella delle termopili. Vediamo quindi all'opera Temistocle, il greco che uccise Dario I con una freccia, e la condottiera persiana (ma di natali greci) Artemisia.Il testimone passa dall'americano tutto hamburger, Coca-cola, popcorn e palestra Zack Snyder all'israeliano Noam Murro, che prima di questo film aveva diretto solo una commedia indipendente 'alla Sundance'. Che poi ho scoperto che questo film non è un sequel quanto un midquel, ovvero un seguito le cui vicende però avvengono in mezzo ai fatti narrati nel film originale. Che per dire, l'imparare questo vocabolo è stata l'unica utilità di questo film, e l'ho imparato cercando informazioni tecniche su Wikipedia... Ma specifico una cosa, su questo film non avevo aspettative. Non pensavo di vedere un bel film e nemmeno un film di merda, mi aspettavo qualcosa che mantenesse la bambocciosa coerenza del primo. Volevo un compitino ben fatto e con poche pretese, ma a quanto pare al giorno d'oggi pure aspettarsi l'essenziale dimostra essere troppo, perché questo film è un disastro su tutta la linea. Il tutto si basa sul fumetto Xerxes di Frank Miller... fumetto ancora in lavorazione, perché al momento dell'uscita l'autore americano ha completato solo due capitoli su cinque, quindi non capisco su quale soggetto abbiano basato il tutto - ma vabbeh, sempre meglio della parte iniziale omessa di Southland tales e da recuperare su un fumetto introvabile. La storia viene narrata in concomitanza con quella del film di Snyder, con un prologo davvero orribile circa la genesi di Artemisia e di Serse ed altri passaggi che creano più di un problema di continuity, oltre che di logica narrativa. La regia è fotocopiata a quella di Snyder, ed è questa la cosa che mi ha dato maggiormente fastidio, perché non capisco a che pro cambiare regista se si devono mantenere dei tratti distintivi di un altro artigiano, annullando la personalità artistica della new entry e realizzando unicamente delle blande fotocopie. Perché la fotocopia in questione si avvale di una fotografia ai limiti dell'orrore e di uno script davvero vuoto e insulso. Ma soprattutto, dopo più di una decade passata dal film d'esordio, dimostra di aver perso molto carisma narrativo, perché qui nonostante i combattimenti e l'aura apocalittica che dovrebbe permeare tutto il film, sembra che non stia accadendo nulla di che. Non si percepisce l'orrore e la disperazione che avvolgono il cuore dei protagonisti, così come non percepisco la rabbia e l'odio di Artemisia (non Gentileschi, però), personaggio interessante ma troppo poco approfondito, mentre Serse è un'utile comparsata che serve come allaccio. Ci sono sempre i soliti ralenty, che se in un film per quanto inutili e abusati potevano bastare, qui diventano l'apoteosi dell'inutilità perché non enfatizzano nulla. Sembrano solo una blanda imitazione del lavoro di Snyder, senza contare che alcune mini sequenze del film originale vengono addirittura riprese, con un evidente sbalzo cromatico. Poco da dire pure sugli attori, Sullivan Stapleton (recentemente visto in Gangster squad) non ha il carisma di un Gerard Butler, mentre Eva Green è un'attrice immensa e portentosa, ma qui non ha modo di sfoggiare tutto il suo talento. Anzi, è la scena in cui compare nuda l'unico motivo per cui questo filmetto vale la pena di essere visto, e se vi interessa compare dopo cinquanta minuti di pura noia. Pura noia di una pellicola che si sforza di essere epica toppando clamorosamente, senza riuscire a compensare con null'altro questa mancanza e con un finale ai limiti del ridicolo involontario. Ma qualcosa mi dice che questo film troverò ugualmente degli estimatori.Da evitare, non spendete soldi e tempo per questa schifezzuola, anche perché l'ho già fatto io. Però è triste concepire di aver iniziato palestra da un bel po' di mesi e assomigliare più che a un idealizzato greco al deforme Efialte...Voto: ★½
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