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31 agosto, scade l’ultimatum di Arvedi: 94 cittadini minacciati di pagare i danni all’acciaieria per una lettera. Il Comune non ha preso alcuna iniziativa nota! Silenzio tombale!

Creato il 31 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

E’ il 31 agosto, ultimo giorno buono, per i 94 ”criminali” di Cavatigozzi per strisciare davanti al cavaliere e chiedere scusa, a lui e anche magari anche al suo cavallo. Giovanni Arvedi, per la verità, da quanto si dice sarebbe alle prese con tutt’altri impegni di carattere personale. Nessuno finora ha proferito parola, tanto meno il sindaco Oreste Perri e neanche il buon assessore Francesco Bordi che l’impegno della presenza personale spesso non l’ha negato.

Se non chiedono scusa entro oggi i terribili “criminali” di Cavatigozzi, quelli che in una lettera alle autorità hanno citato alla fine, in due o tre righe, una denuncia alla Corte europea presentata da altri a proposito delle emissioni di diossina, subiranno un’azione legale da parte dell’acciaieria per richiesta di risarcimento danni.

Vicenda che ha dell’incredibile, per come è nata, con un’acciaieria bellamente piantata lì fra le case, per com’è proseguita, per il ruolo di Arvedi rispetto alla giunta Perri e alla curia vescovile, come donatore di opere di cui non si capisce bene il profilo anche perché Arvedi dona un museo del violino ma sembra persino che il Comune subisca l’iniziativa.

C’è un clima assurdo a Cavatigozzi. Nessuno, forse, a chiesto scusa. Ma i 94 firmatari della lettera sono ben 94. Qualcuno ha preso iniziative individuali? Rispettiamo la loro volontà. I legali di Arvedi hanno minacciato l’azione legale contro chi non chiede scusa entro il 31 agosto, chi resta invece zitto sarà oggetto dell’azione con richiesta di risarcimento danni. Lo studio dell’avvocato da cui è partita la lettera raccomandata arrivata il primo agosto è rimasto chiuso per ferie per tutto il mede, dall’uno al 31, e la raccomandata è arrivata il primo di agosto.

Non ha risposto affatto il Comune, zitto, incapace, non volente, alle interrogazioni del Pd, che ha più volte chiesto, anche con comunicati, anche nelle dichiarazioni alla stampa, di riunire regolarmente, più frequentemente, l’Osservatorio Arvedi e di parlare con i cittadini, facendosi tramite di alcune richieste del tutto lecite. I cittadini di Cavatigozzi chiedono che l’acciaieria faccia meno rumore di notte. Ci sono dati dall’Arpa che rilevano tale rumorosità. E allora che c’è di male a parlarne? La lettera è stata scritta contro l’inquinamento acustico, e in parte ha richiamato anche il bisogno di adeguarsi per tempo alla soglia europea dell’emissione di diossina.

Dunque interrogazioni Pd e anche assemblea pubblica organizzata dal m ovimento 5 stelle, nella palestra di Spinadesco, dove l’assessore Bordi c’era. Risultato: il silenzio del Comune. Al Comune si chiedeva semplicemente di parlare con i cittadini, di ascoltarli, di essere terzo, sopra le parti, per evitare che il dlima di scontro degenerasse. Risposta: picche! Ai 94 cittadini di Cavatigozzi finora non è arrivato nulla: le autorità hanno scelto di sparire.

 

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