Il 31 luglio 1914 nasce a Courbevoie l’attore comico francese Louis de Funès. Scomparso a sessantotto anni all’inizio del 1983, ha girato più di 150 pellicole. La sua carriera comincia nel lontano 1946 con una brevissima apparizione (meno di un minuto) nel film La tentation de Barbizon e, soltanto negli anni ’60, dopo tantissima gavetta ed un’infinità di ruoli da non protagonista (ricordiamo almeno La traversata di Parigi girato nel 1956 da Claude Autant-Lara e Totò, Eva e il pennello proibito diretto da Steno nel 1959), arriva al successo vero e proprio con Una ragazza a Saint Tropez (1964). Da qui in poi Louis de Funès diventa una star e nel periodo 1964-1979 i suoi film occupano stabilmente le prime posizioni delle classifiche dei più visti in Francia, raggiungendo risultati eccezionali: pensate, ad esempio, a Tre uomini in fuga (1966) che, fino all’arrivo nelle sale del Titanic di James Cameron, detiene il record di biglietti venduti (la cifra si aggira intorno ai 17 milioni). Infine, non posso non ricordare il ruolo che mi ha fatto conoscere ed apprezzare questo grande attore, quello del Commissario Juve, una sorta di Clouseau più nevrotico ma ugualmente pasticcione, che imperversa in ben tre pellicole: Fantomas 70 (1964), Fantomas minaccia il mondo (1965) e Fantomas contro Scotland Yard (1967).