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33. Avanti un altro

Creato il 03 giugno 2011 da Fabry2010
33. Avanti un altro

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Oltre la ringhiera grigia si vedono le mura, il minareto, le auto che scendono lungo il serpente asfaltato della strada. Un uomo dai capelli bianchi, seduto su una panchina in ferro, s’incanta sognando un senso nell’immobilità e nel movimento delle cose, nelle chiome di quercia agitate dal vento e la porosità di pietre che difendono memorie consegnate stancamente dalla storia. Turisti con zaini a tracolla e berretti colorati vagano come anime in pena, in attesa di un’epifania improvvisa: un monumento conosciuto, un segno eloquente della cosiddetta città santa. I taxi in fila indiana sono grani di un rosario di tariffe, trattative, scarichi inquinanti; le palme, i terrazzini affacciati sulla via, le insegne dei bar si contendono la scena con scollature di donna, spalline cadenti, schiene scoperte fino all’incrocio col bacino.
- Lascia perdere, Gad.
- Guardare e non toccare.
A Shaoul scappa un sorriso.
- Abbiamo la strega bionda e cerchi altro?
Due uomini in turbante e una cascata di peli sulla faccia li sfiorano, insieme con l’odore di tabacco.
- Penso sempre che qualcuno potrebbe farsi esplodere, passandomi vicino.
- Che banalità: niente di più facile, da queste parti.
La strada si fa vicolo, le bancarelle ingoiano gli occhi con le loro esche di tappeti, teiere, collanine, un altro vecchio dallo sguardo smarrito che s’incanta in un sogno di ricchezza inseguito e mai raggiunto.
- Siamo d’accordo? Anche l’ultimo biglietto parla chiaro: Non c’è niente di nascosto che non debba essere manifestato.
Avigail è irresistibile, qualunque cosa dica o faccia: Gad ha già dimenticato spalline e scollature.
- Sì, non abbiamo scelta: sono testimoni scomodi. Dobbiamo agire presto.
- Come si chiamano?
- Nathane ed Eleazar.
- Fanno come le formiche: se una parte, le altre seguono, senza pensare a dove vanno.
- Li fermeremo, li ammazzeremo tutti.
- Ne bastano pochi, i più convinti.
Visit Palestine: il poster sulla bancarella ha uno sfondo blu e un interno arancione, che esplode come una granata.



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