E adesso cosa poi…cane e coglione come sempre. Sono stanco un po’, di tutto. Stanco stanco stanco. Devo cambiare, dentro. Chiudere all’interno di scatole cose che non vanno bene e sentimenti rovinosi, intenzioni sprecate. Chiudere tutto, con cinismo, che mi spaventa ma devo. Necessario. Non ha funzionato e non funziona, il resto. Meglio chiuso e lontano al di là di facili mani illuminate di bianco che entrano e schiudono lucchetti e fanno scappare emozioni nocive come lucciole che fuggono da una campana di vetro, illuminano qualche istante per poi volare via, di fuori e non tornare mai più. Meglio chiuse dico, in fondo, che a scavare bene e aprire stanze segrete spostare drappeggi di pesante velluto porpora dietro scrigni e serrature da solo allora li si, godersi un po’ di luce. Dentro, da solo.
Da domani allora.