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37. Recensioni

Creato il 17 ottobre 2010 da Fabry2010

37. Recensioni

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Leopoldo è di fronte all’ingresso di un edificio squallido, di colore scuro, o forse è solo la notte che rende tutto triste e tenebroso. E’ attratto dalla porta aperta; scende dalla bicicletta, l’appoggia al muro e, varcata la soglia, comincia a percorrere un lungo corridoio completamente spoglio. Sente rumori strani e sinistri che si susseguono ininterrottamente, come un rosario di colpi sordi. Alla fine del corridoio c’è una porta chiusa: è da lì che proviene la litania dei suoni. Leopoldo è intimidito: che ci sarà là dietro? quale spettacolo lo aspetta?  Si decide, abbassa la maniglia e la porta si apre con uno scricchiolio prolungato e fastidioso. Quello che vede lo lascia a bocca aperta: un uomo vestito di nero, legato a una poltrona piena di tentacoli metallici che lo tormentano nei modi più diversi: solletico, pressione dolorosa, graffi sul volto e sulle mani. L’uomo è imbavagliato: si odono solo mugolii intraducibili, ma l’espressione dello sguardo è sufficiente a comunicare uno stato d’animo palesemente disperato. Leopoldo, senza pensarci troppo, si precipita a togliergli il bavaglio.
- Dio sia lodato, pensavo di morire da un momento all’altro!
- Ma lei chi è, perché si trova qui?
- Sono Saulo Cioccolati, mi hanno prelevato da casa mentre scrivevo una delle recensioni per il blog L’anoressia e lo spirito.
- E quale sarebbe la sua colpa?
- Quella di aver denunciato la morte del romanzo, reso anoressico dalla mancanza di nutrimenti sostanziosi e svuotato progressivamente dai consigli delle scuole di scrittura.
- Tutto qui?
- Non proprio. Ho cominciato a pubblicare recensioni su romanzi inesistenti, fingendo che fossero di autori già affermati. Voleva essere uno stimolo ad andare nella direzione giusta, quella della verità interiore.
- E non gliel’hanno perdonato?
- Evidentemente no. Ma ora vediamo di sparire, non vorrei che tornassero loro.
- Loro chi? domanda Leopoldo, ma l’uomo in nero è già fuori della stanza.



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