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38. Da bambino

Creato il 18 ottobre 2010 da Fabry2010

38. Da bambino

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Maria comincia a preoccuparsi: è giusto che la campagna contro le scuole di scrittura diventi una guerra di tutti contro tutti? E’ impossibile una collaborazione che metta insieme le varie posizioni, prendendo il buono e scartando l’inutile e il dannoso? Potrebbe uscirne una guida geniale, con l’estro dei grandi autori e la disciplina dei maestri navigati, iniziati a ogni segreto della narrazione. Decide di rivolgersi a un critico-scrittore, uno dallo sguardo vigile sui due versanti dell’arte e del pensiero. Sfoglia l’agendina e trova il nome: Gabriele Fontana Di Trevi. Le viene da sorridere, immaginandolo come la sorgente cui attingere la soluzione tanto attesa. Compone il numero sul telefonino:
- Pronto, sì, possiamo prendere il treno per Napoli e parlare.
-Perché per Napoli?
- Ci sono città designate a contagiare con il proprio destino quelli altrui , a trovare per loro la forma che cercavano.
- Va bene, alla stazione centrale. A che ora pensi di venire?
- Tra quaranta minuti sono lì.
I tacchi di Maria producono una strana eco sul marciapiede grigio. Riconosce subito Gabriele dal pizzetto e dai capelli corti e spettinati che cominciano a imbiancare. Lui si guarda intorno, come sempre, in cerca di qualcosa.
- Sono qui, Gabriele!
Sorride dolcemente e si avvicina:
- Andiamo alla biglietteria?
- Già fatto.
- Ma allora ci tieni sul serio al mio parere?
- Ho bisogno di un orientamento.
- Che strano, ne ho bisogno anch’io. E’ come se mancasse sempre una pagina al libro che mi frulla nella testa; come se al centro di tutto ci fosse un vuoto che non riesco mai a riempire. Ora, per esempio, ho questo.
Stringe tra le mani una specie di quaderno.
- Cos’è?
- Una storia scritta da una bambina molto tempo fa. L’ho trovata per caso e non riesco più a staccarmene. Credo possa essere utile a risolvere il problema che mi hai posto.
- Il libro di un bambino?
- Loro partono sempre da lontano, da realtà insignificanti solo in apparenza; poi approdano a luoghi cui non avremmo mai pensato, scovano verità sconosciute a chi ha già in mano la mappa dettagliata del viaggio da percorrere.
- Vuoi dire che mettono insieme precisione e fantasia?
- Qualcosa del genere.
Il treno sfreccia lungo campi verdi che sembrano disegni di un libro per la scuola, di quelli che trasmettono, nello stesso tempo, una malinconia sottile e una gioia perpetua che ti segue ovunque, da bambino.



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