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39. Louvre ; 1641 - 1642 - 1643 di 2013

Creato il 29 febbraio 2012 da Stefanoarmellin

39. Louvre ; 1641 - 1642 - 1643 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1641 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Cristo radioso, il Secondo Avvento

39. Louvre ; 1641 - 1642 - 1643 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1642 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Profugo disoccupato
39. Louvre ; 1641 - 1642 - 1643 di 2013
Stefano Armellin con il pezzo 1643 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento

39.Louvre. Henri (Direttore del Louvre), l'insegnamento artistico di questo cammino è tutto interiore. C'è una linea e ci sono dei personaggi che mi accompagnano all'inizio e poi scompaiono. Questa linea (1992) di 750 chilometri, dice :  per collegare A con B c'è un sentiero, uno solo. A volte si può sbagliare strada ma si torna poi sul sentiero giusto. A lato ci possono essere situazioni più belle, più interessanti, ma il mio sentiero mi appartiene ed è solo quello, non posso deviare dalla mia vita, la mia vita d'artista va percorsa fino in fondo. Torniamo al racconto : Ho camminato a lungo con questi pensieri, ed ora che vado a completare le prime tre ore di cammino, non mi riguardano più. Alle speculazioni teologiche adesso preferisco la nebbia che m'invade e livella la luce della sera quasi ad essere in Scozia. Ho detto alle nostre donne (di allora), Eliana e Daniela, di venirci incontro, ma con la visibilità scarsa della nebbia mescolata con il buio della sera, hanno preferito aspettarci in auto, davanti al rifugio di Prato Rotondo. Le raggiungiamo dopo le ventuno. Andrea (mio fratello più giovane) ha in programma una cena per quattro nel rifugio, che a quell'ora non è più disposto ad attivare cucina, cuoca e pentolame. Nella nebbia con l'auto (di Eliana) risaliamo a "passo di donna" il Monte Beigua. Troviamo un ristoro caotico, animato da un raduno degli alpini. Consumiamo rapidamente l'ultima cena. Desidero andare a dormire presto. Saluto Andrea, Daniela (che non ha sposato) Eliana (che non ho sposato), e il cane Cochi (in seguito soppresso dai contadini); poi vado a sistemarmi sotto il tetto della chiesetta, costruita sulla rotonda vetta della montagna (Monte Beigua m. 1287 slm). Purtroppo gli alpini fanno festa fino a notte fonda. Non c'è silenzio. Sono preoccupato per il piede, sul quale spalmo, scettico, mezzo tubo di pomata. Sul piccolo sagrato, dolci pensieri accompagnano il dormiveglia. Totalmente avvolto dalla nebbia, medito sulla forza e sulla forza della spinta vitale ch'ormai è il carattere della mia arte. Chi conosce questi aspetti profondi della creatività non può riuscire nemmeno ad ascoltare certi discorsi (moralistici). Francesco vedendo i frati sbagliare, non criticava chi usciva dalla sua regola. Tanto, sia che lo chiami, sia che lo respingi, sia che lo ignori, Dio è sempre presente.Vocatus atque non vocatus,deus aderit. (39.Continua) Stefano Armellin, Pompei, mercoledì 29 febbraio 2012 http://feeds.feedburner.com/StefanoArmellinTheOperaCollectionDal1983

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