diciassette, mattina presto. due ragazzini confrontano quello che hanno fatto il giorno prima.
“io ho fatto copia e incolla da wikipedia…” (sforzone…)
“accidenti, anche io! allora avremo scritto le stesse cose!” (probabile…)
“il problema è stato togliere tutti i link…” (bel casino eh…)
“io evidenzio tutto il testo, poi scelgo “nero” per il carattere e tolgo il sottolineato” (geniaccio!)
“no, io invece metto la sbarrettina vicino alla parola celeste, ma accanto accanto eh, poi premi canc e va via” (ultrageniaccio).
“il problema è poi cancellare tutte quelle parentesine quadrate con i numeri scritti dentro!” (furbino!)
“ah già! noooo! me lo sono scordato! via, gli dico che la ricerca me la sono scordata a casa!” (genio del male)
“guarda un po’ che ho qui?” (e tira fuori la coscienza di zeno)
“l’hai comprato??? non potevi prenderlo in biblioteca?” (tirchiaccio!)
“boh, l’ha voluto comprare per forza il mi’babbo!” (se ti spiegava anche come mai…)
“guarda, ho letto l’introduzione e la nota bibliografica, quelle sembra sempre che non servono ma invece servono per capire la storia” (accidenti…)
“quante pagine sono? fa’ vedere! dunque… diciassette pagine di introduzione e nota bibliografica, in tutto il libro ha 414 pagine… devo leggere… aspetta… 414 - 17… 397 pagine! noooooooooooooooooooooo! maledetta!”