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Che l'avvento del cinema digitale sia una vera e propria rivoluzione è assodato. Oltre all'abbandono definitivo della storica e secolare pellicola di celluloide (in un certo senso simbolo del cinema), le proiezioni in 2K sono infatti molto più luminose, nitide e belle. Una sorta di HD per il grande schermo, per non dire qualcosa di molto più brillante e funzionale anche dal punto di vista della colonna sonora, meglio definita e godibile, e della possibilità di gustarsi vecchi film, storici ed evergreen, spolverati e restaurati.
Ma... c'è sempre un ma. Un conto sono le proiezioni in 2K, un altro quelle in 3D. Perchè il 3D ha cercato di rivoluzionare ulteriormente il cinema, ma non sono ancora del tutto sicura di come o quanto.Rivoluzione o semplice moda?L'idea di mostrare la profondità sullo schermo e la possibilità di creare effetti e giochi ottici di forte impatto (immagini che sembrano volare davanti ai nostri occhi) è sicuramente una strada da percorrere. Ma a quale prezzo? Gli occhialini spesso 'regalano', a fine proiezione, mal di testa, mal di mare e una forte sensazione di affaticamento, dovuta all'esigenza di mettere e rimettere in continuazione a fuoco le immagini per l'intera durata del film.
I Na'vi di Pandora sono nati in 3D: studiati in ogni dettaglio e sviluppati grazie a una meticolosa attenzione all'utilizzo delle tecnologie più moderne e innovative. Infatti, nonstante la trama durasse ben 3 ore, ci siamo divertiti tutti a esplorare Pandora, la sua flora, la sua fauna e a immaginare di rimanere brucciacchiati dai corboni ardenti dell'albero della vita in fiamme. Così, almeno, stando ai mirabolanti incassi registrati dai botteghini.Tuttavia, che il 3D rappresenti la bacchetta magica che salverà il cinema mi sembra un'affermazione eccessiva. «Chi fa i giochi di prestigio dell'ultimo momento rischia di mettere in gioco un prodotto scadente capace di rovinare il mercato a tutti noi che ci abbiamo creduto fin dall'inizio» dice James Cameron, colui che ha letteralmente aperto il vaso di Pandora delle immagini stereoscopiche. Sì, James Cameron ha proprio ragione. Dopo la funambolica uscita di Avatar abbiamo perlopiù assistito a film fin troppo costosi per un 3D appiccicato all'ultimo momento. Da Scontro fra Titani, Alice in Wonderland, Saw 3D, A Christmas Carol, Resident Evil Afterlife, Le cronache di Narnia Il viaggio del veliero fino ad arrivare all'ultimissimo Pirati dei Caraibi oltre i confini del mondo, si salvano solo alcuni film d'animazione e, udite udite, Final Destination le cui scene in 3D hanno arricchito una trama d'effetto trita e ri-trita in quanto sviluppata ed esplorata già ben 3 volte.
Le case di distribuzione, i registi, i produttori e i tecnici degli effetti speciali dovrebbero stare più attenti a non tirare troppo la corda. Gli spettatori daranno inizialmente colpa ai locali cinematografici attribuendo loro la responsabilità di un biglietto troppo caro in cambio di un effetto praticamente assente, ma prima o poi si accorgeranno che la responsabilità è da cercare ai piani più alti.Se un film non piace, non fa ridere o non dice proprio nulla, non verrebbe in mente a messuno di dare la colpa alle cassiere del cinema così come se il 3D è scadente non è certo colpa di un esercente che investe in macchinari, occhiali e personale addetto alla loro pulizia e distribuzione.
Voi che dite? Pro o contro il 3D?
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