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- 04/04/2011 – 7:00: Facciamo un breve riepilogo di quello che è successo nella notte italiana che è stata già una buona parte di giornata in Giappone. La notizia che domina la prima pagina di NHK è che i tecnici TEPCO stanno cercando di identificare il percorso della perdita. Per farlo stanno buttando un liquido bianco nel tunnel e dopo di che ripeteranno l’operazione di ieri con il polimero assorbente. Non sono ancora convinti se questa è veramente la via seguita dall’acqua perché ieri non hanno visto i pezzi di giornale passare attraverso la crepa.
- Tra le altre notizie, ne leggiamo una che sicuramente non ci piace: le operazioni per eliminare le perdite di acqua radioattiva potrebbero richiedere mesi. Il piano è svuotare il locale turbine e rifar partire il sistema di raffreddamento “normale”. Ce ne un’altra ancche non propriamente tecnica, ci fa storpiare un po’ il naso: apparentemente il governo ha rilasciato i calcoli previsionali effettuati con SPEEDI solo il 23 marzo dopo che li ha avuto disponibili a partire da il 16. Con SPEEDI è stato simulato un rilascio a partire il giorno 14 e avrebbe mostrato livelli di radiazioni molto elevati a nord ovest e a sud ovest della centrale con livelli sopra i 100 mSv/annui in alcuni punti anche al di fuori dei 30 km se la popolazione fosse rimasta all’aria aperta.
- Il rapporto JAIF, che da qualche giorno riporta solo le notizie NHK, aggiunge che i test effettuati sulla tiroide di 900 fra bambini e ragazzi sono tutti risultati negativi. La tiroide è una spugna che accumula iodio e in presenza di iodio radioattivo rischia di “riempirsi” di questo radioisotopo che potrebbe generare un cancro. La misura dell’attività di iodio presente nella tiroide è un esame assolutamente non invasivo e che può immediatamente confermare l’assimilazione o meno del radio-isotopo.
- L’aggiornamento tecnico dei reattori lo possiamo riassumere nella tabella JAIF che però non riporta grandi novità.
- Edano nella sua conferenza stampa ha detto che la perdita in mare deve finire. E nel frattempo la TEPCO sta studiando modi di limitare la dispersione in mare, costruendo una specie di barriera nel mare.
- 04/04/2011 – 11:30: Ancora non ci sono buone notizie. La TEPCO (fonte NHK) si è ormai convinta che l’acqua che esce in quantità abbondante dalla crepa nel tombino che vi abbiamo mostrato nelle foto, potrebbe non arrivare da dove pensavano. Per capirlo hanno buttato un forte colorante a monte e non lo hanno visto passare a valle. Questo spiegherebbe anche perché non sono riusciti ad ottenere nulla con il polimero assorbente. Sarebbe interessante confermare il livello di radioattività dell’acqua che entra in mare, magari conoscerne la composizione isotopica. I risultati erano previsti per oggi, se qualcuno dei lettori Giapponesi li trovasse e ce li inviasse vi saremmo molto grati.
- Se l’acqua non arriva da dove credevano i problemi sono almeno due: c’è la grossa perdita che già conosciamo da tappare e una di cui ancora non sappiamo nulla da trovare. Nel frattempo si stanno progettando delle soluzione per evitare il disperdersi in mare dei contaminanti. Non si tratta di soluzioni definitive e tanto meno efficaci al cento per cento. Si basano sul fatto che tendono a confinare all’interno delle acque interne al porto della centrale la maggior parte dei radioisotopi e lasciare che questi vi decadano senza inquinare tutto il resto.
- Nel frattempo però Kyodo e NHK diffonde la notizia che TEPCO starebbe considerando l’ipotesi di sversare in mare il contenuto di alcune cisterne con acqua contaminata che stanno rallentando le operazioni di svuotamento dei locali turbine. Si parla di migliaia di tonnellate d’acqua. Speriamo di trovare presto una conferma ufficiale con magari anche una stima della composizione isotopica e di attività.
- Su GiappoPazzie trovate tutti gli ultimi dati circa le rivelazioni di radiazione. Il post è stato aggiornato questa mattina.
- Grazie a mamoru abbiamo identificato i generatori diesel di emergenza, nel caso del reattore 3 si trovano nel locale interrato dell’edificio turbine. mamoru ha anche tradotto l’intera planimetria che andremo a pubblicare nel primo pomeriggio con alcuni commenti tecnici.
- Nei prossimi minuti, troverete un nuovo post a firma di ilmarion con le caratteristiche tecniche della resina che vorrebbero utilizzare per coprire i detriti contaminati della centrale al fine di evitare ulteriore deposizioni.
- 04/04/2011 – 13:30: Arriva la conferma da TEPCO che acqua con bassi livelli di radioattività verrà rilasciata in mare. Il problema è che l’acqua del locale turbine 2 è altamente radioattiva e necessita di essere stoccata nel deposito comune per le scorie per un mantenimento in sicurezza. Questo contiene già un qualcosa come 10 mila litri di acqua debolmente contaminata (non ci è dato sapere quanto debolmente e neppure se l’acqua è conservata in un’unica cisterna o meno). Inoltre si sta accumulando acqua negli scarichi delle unità 5 e 6 e che potrebbe presto raggiungere l’edificio e intaccare sistemi di sicurezza. Quindi per evitare guai peggiori si è deciso di rilasciare in mare circa 10mila tonnellate di acqua a bassa contaminazione dal deposito comune e altre 1500 dagli scarichi di 5 e 6. E’ stata fatta una stima di dose alla popolazione in questo modo: pensate di mangiare tutti i giorni dell’anno pesce o altri prodotti marini pescati nell’acqua antistante la centrale. In tal caso assorbirete, stando alla stima, 0.6 mSv di dose, un quarto di quella che si assume in un anno dal fondo naturale di radiazione.
- 04/04/2011 – 14:30: NISA ha inoltrato a IAEA la comunicazione che TEPCO intende scaricare nell’oceano quelle 11500 tonnellate di acqua contaminata. L’operazione non è ancora iniziata e IAEA chiede ulteriori informazioni sull’acqua.
- Ci viene confermato che nel reattore 1, l’acqua è iniettata nel core attraverso la linea di alimentazione dell’acqua, mentre attraverso il sistema anti-incendio nei reattori 2 e 3.
- 04/04/2011 – 15:00: Stando a quanto dice la NHK, TEPCO ha iniziato lo sversamento a mare. Hanno valutato che non sia dannoso per il mare, probabilmente comparandolo a quello che potrebbe essere lasciare trafilare acqua ben più contaminata. Speriamo di aver presto le analisi spettrometriche (che isotopi contiene) quest’acqua, se non saranno disponibili su TEPCO, sicuro lo saranno su IAEA perché è stato espressamente richiesto.
- 04/04/2011 – 21:00: Sono tre gli aggiornamenti che stiamo aspettando: la composizione isotopica delle acque che dalla crepa sta andando in mare, gli isotopi contenuti nell’acqua che si sta trasferendo in mare dalle cisterne di stoccaggio e il livello di radioattività dell’acqua a riva e a 30 km nei punti che sono stati stabiliti. Purtroppo nessuna di queste informazioni è ancora (già) disponibile in lingua inglese sui vari siti ufficiali. Se qualche lettore dal Giappone li trovasse e ce li traducesse gli saremmo grati. Per quanto riguarda l’acqua di mare abbiamo i dati sui campioni raccolti ieri 3 aprile. Visto che i campionamenti avvengono ogni due giorni, ci aspettiamo di avere i primi dati dopo i rilasci di oggi a partire da dopo domani. Per essere preparati vi riporto la tavola con le misure e anche i punti di campionamento. Se preferite questa è la versione PDF.
- Trovate 3 tabelle, la prima con i valori di concentrazione di iodio e cesio sia in superficie sia ad un centinaio di metri di profondità. La seconda tabella contiene la misura di dose alla superficie espressa in microSv/h e come potete vedere sono molti bassi. La terza contiene le misure di fall-out. Ovvero si è aspirata una certa quantità di aria facendola passare per un filtro e misurando l’attività della polvere in termini di Bq/m3. Teniamoci pronti a confrontare questa tabella con la prossima in arrivo, per vedere l’effetto dello sversamento. Su questo vorrei aggiungere che mentre sottocosta l’effetto sarà immediato, la diluizione abbatterà di molto le concentrazioni ad una trentina di km dalla costa.
- Oggi NHK confermava che la dose ambientale al di fuori della zona di evacuazione tende ad abbassarsi o si è stabilizzata. Questo lo avevamo già notato anche noi guardando la cartina di dose qui sotto riportata.
- E’ la stessa NHK però a confermarci che in una cittadina (Namie Town) al di fuori della zona evacuata è stata misurata una dose integrata di oltre 10 mSv dall’inizio dell’emergenza. Questo valore supera i criteri del governo per stabilire una zona classificata come “da rimanere in casa”. La dose integrata è un altro parametro importante da tenere sotto controllo. Infatti se in un punto si ha un rateo di dose alto, ma passeggero non conviene evacuare tutta la città, perché ora che si inizia la procedura è possibile che il peggio sia già passato proprio quanto tutti erano in strada ad aspettare l’autobus. Nel caso di ratei di dose bassi, ma prolungati allora è la dose integrata il parametro che ha più senso per definire una zona di possibile evacuazione legata al perdurare dell’emergenza. Spero di essermi spiegato.
- Un comunicato TEPCO ci informa che ha ricevuto un rimprovero ufficiale orale da parte di NISA circa la diffusione di misure di radioattività non controllate a dovere. In particolare si riferisce alla misura di Tellurio che aveva fatto pensare a possibili criticità accidentali al reattore 1. Nel comunicato TEPCO spiega la causa dell’errore: un problema con la libreria dei radio-isotopi utilizzata. Uso con frequenza sistemi di spettrometria gamma e so quanto è critica la compilazione della libreria. Questo per dire che è possibile aver commesso un errore e non dobbiamo per forza gridare al complotto o all’insabbiamento. Certo ci aspetteremmo maggior prudenza di fronte ad un risultato così inaspettato; mi spiego avendo trovato un possibile segno di criticità devi rifare l’analisi e controllare mille volte che non ci siano errori prima di comunicarla al mondo. TEPCO ha deciso che da ora in avanti comunicherà subito i dati relativi agli isotopi certamente individuati (vedio iodio e cesio) mentre controllerà a fondo tutti gli altri picchi fino alla loro completa definizione. Spero solo che non significhi ritardi epocali.
- Abbiamo trovato i generatori diesel. O meglio mamoru ha tradotto la planimetria del piano interrato dell’edificio turbine del reattore 3. E vi ha trovato i generatori di emergenza a gasolio. Ovvio che essendo sotto il livello del terreno è bastato poco per inondarli. Ecco la planimetria.
- ilmetapapero ci ha consigliato un link interessante riguardo lo stato dell’arte come percepito da Areva, il colosso nucleare francese. Sono una trentina di diapositive, in inglese, piuttosto facili da comprendere. Le trovate sul suo blog a questo indirizzo. Se volete possiamo discuterne nei commenti.
- Un amico ingegnere nucleare, mi ha segnalato i documenti che sono stati preparati e messi a disposizione dall’AIN (Associazione Italiana Nucleare). Li trovate qui.
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