Oggi é ospite della nostra rubrica “Interviste” Mauro Atzeni, architetto e ingegnere sardo approdato da un paio d’ anni a Milano, dove ha collaborato con lo studio Planair e con l’architetto Cesare Galligani.
Buongiorno Mauro, nella tua carriera lavorativa hai lavorato come disegnatore, uomo di cantiere, modellista. Come é nata la tua passione per il mondo dell’ architettura?
Buongiorno a tutti i lettori di Artdeco-online. Devo dire che la mia passione per l’architettura nasce da lontano: da piccolo ammiravo il lavoro di mio padre che faceva il geometra. Poter pensare, progettare e realizzare un oggetto edilizio penso che sia la cosa che mi piaccia maggiormente e che mi ha spinto ad intraprendere questa strada.
Quali studi hai effettuato per inseguire il tuo sogno?
La mia vita lavorativa è iniziata alle superiori quando, per imparare l’ uso dei programmi tecnici e imparare il mestiere da geometra, ogni estate aiutavo mio zio nel suo studio di ingegneria ed architettura per due mesi. Dopo il diploma, il percorso è proseguito con l’iscrizione all’ università in un corso che non mi soddisfaceva a pieno; difatti dopo un anno e poco più ho preferito ritirarmi e cercare un’ altra strada per realizzarmi. Sono così approdato allo studio Lutzu dove al servizio di tre ingegneri ho messo a frutto le mie competenze come disegnatore e uomo di cantiere che ho acquisito negli anni precedenti. Una volta abilitato ho capito che avevo bisogno di un’ istruzione superiore per diventare quello che volevo e alla bella età di 25 anni ho deciso di iscrivermi da zero alla facoltà di ingegneria edile-architettura. Dopo aver sostenuto una buona parte degli esami ho deciso di cercare degli studi tecnici per poter tornare nel giro del lavoro prima che acquisissi il titolo di studio. Così ho iniziato a collaborare con Gaia Engineering e Hz Studio e con altri studi tecnici come disegnatore, uomo di cantiere e modellista.
Come molti giovani, hai affiancato gli studi alla pratica. Quale aspetto del lavoro ti ha insegnato l’ esperienza sul campo che la scuola non é riuscita a trasmetterti?
Indubbiamente mi hanno insegnato numerosi aspetti del mestiere, ad esempio dagli ingegneri Lutzu ho imparato la gestione delle relazioni personali e del progetto a 360 gradi, andando con loro a parlare con le amministrazioni, imprese e committenze.
Di cosa ti occupi attualmente?
Mi occupo di progetti di spazi abitativi principalmente, ma anche di progettazioni d’interni di svariato genere. Da due anni mi trovo a Milano dopo aver lasciato la mia Isola per cercare di realizzarmi sia come uomo che come professionista. Nella capitale economica ho collaborato per oltre un anno con Planairstudio e con l’ architetto Galligani. Ora sono alla ricerca di un posto dove poter mettere a frutto le mie competenze.
Quali sono, secondo te, le tendenze attuali, gli oggetti intramontabili e gli errori più comuni nel settore dell’ arredamento?
Direi che le tendenze attuali sono quelle del riuso/restauro/rinnovo degli arredi, dovuto alla dimensione del fai-da-te proposto dalla TV, ma anche dalla situazione economica.
Gli errori più comuni sono gli abbinamenti dei colori e degli stili indipendentemente dal contesto, ad esempio delle case stile country in città non dovrebbero esistere.
Un’ altra tendenza molto preoccupante potrebbe essere quella di inserire troppi oggetti nelle case in maniera confusionaria e disorganica.
Un oggetto d’ arredo intramontabile è la poltrona da mettere nella living room. Amo particolarmente la egg chair, un oggetto semplice, ma bello.
Che importanza ha per te la decorazione murale e avresti qualche consiglio da dare ai nostri lettori?
La decorazione murale è importante perchè da’ il carattere giusto agli ambienti. Un consiglio potrebbe essere quello di utilizzare sempre tinte sobrie e semplici come l’arredo degli ambienti. Se si usano dei colori decisi non si dovrebbe fare in tutto l’ambiente, ma solo per alcune parti che richiamano i colori degli arredi.
Che opinione hai sulle riproduzioni di quadri? Qual é il tuo artista preferito?
Le riproduzioni sono delle interessanti soluzioni d’arredo per portare in casa propria dei quadri che altrimenti non si potrebbero acquistare. Io adoro i quadri di Kandinsky.
C’ é un progetto d’ architettura che ti é rimasto impresso o ti ha ispirato?
La bellezza dei progetti dei padri dell’ architettura moderna sono sempre una guida per tutti. Non disdegno nemmeno la nuova scuola: Libeskind, Nouvel, Herzog + De Meuron, BIG, S. Holl che presentano gli stessi caratteri di bellezza , ma con in più tutta la gamma di nuovi materiali.
Per concludere, il web rappresenta sempre più un’ opportunità da sfruttare anche per il settore dell’ architettura. Che rapporto hai con i social networks? Hai un blog da segnalare ai nostri lettori?
Utilizzo LinkedIn per ampliare la mia rete di conoscenze nel campo lavorativo ed entrare in contatto sia con dei progettisti che con degli imprenditori ed artigiani. Per quanto riguarda il blog ci sto lavorando anche se non è semplice per mancanza di tempo. Vorrei crearlo perchè dà l’ opportunità di esprimere le proprie idee.
* Ringrazio Mauro per la sua disponibilità e vi lascio con alcuni suoi lavori effettuati per lo studio Planair*