Nella notte in cui Team USA sfida il Brasile a Washington D.C., dall’altra parte degli Stati Uniti, a Las Vegas, vengono giocate altre sette partite di Summer League.
Si inizia nel pomeriggio (americano), con Hawks – Celtics: per Atlanta John Jenkins (12 p, 5/14 fg, 0/3 da tre, 4 TO) continua la sua lenta regressione dopo l’ottima prima partita, mentre Keith Benson continua a convincere come un possibile solido lungo da rotazione (10 p, 10 r, 2 b). Per i Celtics Fab Melo continua a sguazzare nella semi-anonimità (18 min, 7 p, 5 r), mentre Sullinger (14 p, 7 r, 7/8 ft) fa un po’ meglio dell’ultima partita.
La seconda partita, che vede Dallas contro Toronto, finisce 85 – 75 per i Mavericks grazie alla seconda prestazione da scorer puro di Dominique Jones (21 p, 4 a, 6/12 fg, 8/10 ft), ma anche grazie ai suoi rookies Jae Crowder (15 p, 4 r, 2 a, 1 s, 1 b) e Bernard James (13 p, 11 r, 6/12 fg). Per i Raptors Terrence Ross è sottotono (11 p, 5/12 fg), mentre Ed Davis sembra un uomo in mezzo a bambini (23 p, 7 r, 9/14 fg).
La terza partita è una sparatoria vinta da Houston contro Sacramento (113 – 91) ed assomiglia molto ad un sogno bagnato di Daryl Morey, GM dei Rockets: tutti i suoi numerosi rookie sono in grande spolvero, con Jeremy Lamb (19 p, 7/15 fg) e Donatas Motiejunas (19 p, 6 r, 1 b, 7/11 fg) a suonare la carica, ma splendono anche Royce White che sfiora la tripla doppia (11 p, 10 r, 7 a), Terrence Jones (17 p, 8 r, 7/13 fg) e Scott Machado (6 p, 10 a, 3 s), che è rimasto undrafted al draft di qualche settimana fa e che in pratica si sta giocando un posto in un roster NBA, come moltissimi altri giocatori presenti alla Summer League. Per mettere in prospettiva le cifre dei giocatori dei Rockets, nessuno ha giocato più di 27 minuti. Per i Kings esplode Jimmer Fredette con 30 punti (10/21 fg, 3 a, 4 TO), ma al di là della cifra impressionante non ha convinto granché, con moltissime scelte e giocate discutibili; Thomas Robinson nel frattempo continua la sua Summer League abbastanza deludente (10 p, 8 r, 3 a, 2 s, ma con 5/13 fg, 0/2 ft, 7 falli e 5 palle perse).
Si continua con i Cleveland Cavaliers che sfidano la selezione della D-League, ed i risultati dei rookie di Cleveland sono pressocché gli stessi della loro partita precedente: Tyler Zeller è ottimo (19 p, 7 r, 2 s, 2 b, 5/8 fg, 9/10 ft), mentre Dion Waiters (11 p, 4/14 fg) continua a non convincere. Per nulla. Molto buono anche Donald Sloan (19 p, 5/8 fg, 8/10 ft) per i Cavaliers.
Ci sarebbe anche Los Angeles Lakers contro Miami Heat, ma ho deciso che finché i Lakers non si decideranno a far giocare qualcuno di decente non commenterò le loro partite di Summer League. A sto giro ho anche meno rimorsi dato che negli Heat non c’è nessun rookie o giocatore interessante in prospettiva NBA. Da qualche parte nel mondo, Earvin Johnson e Lew Alcindor piangono abbracciati insieme.
La penultima partita della notte è fra Clippers e Timberwolves, vinta da quest’ultimi grazie ai “veterani” Wesley Johnson (16 p, 5/17 fg), e Derrick Williams (15 p, 9 r, 2 s). Per i Clippers ci sono 16 punti di Terrico White ed 11 a testa per Bledsoe (5 r, 4 a, 5 s), Hilton Armstrong (9 r, 4 b) ed Adam Morrison (5 r).
Infine si chiude con i Milwaukee Bucks che esordiscono vincendo contro i New Orleans Hornets (76 a 68): in grande spolvero il rookie ex Kentucky Doron Lamb, che mette 20 punti con il 50% dal campo (8/9 ai liberi), ed il sophomore Tobias Harris (19° scelta del 2011), 19 punti ed 8/15 dal campo. Oltre a loro per i Bucks contribuisce anche Jarrid Famous, che essendo un D-Leaguer tanto famous non è, ma che comunque va in doppia doppia (13 p, 11 r, in 22 minuti). Per gli Hornets c’è praticamente solo Lance Thomas, ala al 2° anno molto interessante, top scorer della partita con 22 punti (6/11 fg, 10/10 ft, 3 r, 2 s). Austin Rivers è quasi non pervenuto in 32 minuti di gioco: 6 punti, 5 assist, 5 falli, 2 palle perse, 1/6 dal campo e 4/8 ai liberi.