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40 anni. Una crisi tutta al femminile.

Da Dott.ssa Manganiello - Pesaro
40 anni. Una crisi tutta al femminile.

Una donna che arriva al traguardo dei 40 anni spesso si trova a vivere una profonda e significativa crisi esistenziale che coinvolge la maggior parte delle sue aree vitali (personale, professionale, relazionale, sociale) paragonabile per impatto ed effetto alla crisi e ai cambiamenti vissuti in adolescenza.

Dal punto di vista evolutivo, una donna a 40 anni, ha raggiunto una certa maturità psicologica, ha realizzato importanti obiettivi mentre altri li ha lasciati nel cassetto, incompiuti. Vede il suo fisico cambiare, un volto più maturo, un corpo più stanco, compaiono le prime rughe e i capelli bianchi. Sono i primi segni dell’invecchiamento che raccontano la vita trascorsa, ciò che è stato fatto, anche con sacrificio e soddisfazione, e ciò che ancora si desidera fare, costruire, progettare.

La donna a questa età inizia a pensare alla menopausa, cosa che non ha mai fatto prima, perché anche se temporalmente è lontana, la capacità riproduttiva, ora, è realisticamente ridotta.

Questi cambiamenti sono evidenti ai suoi occhi e generano, in principio, un certo disorientamento.

“Chi è quella donna matura davanti allo specchio? Sono io? Così cambiata, mi piaccio ancora ma se non mi piaccio cosa posso fare per ritrovarmi?”

“E poi, ho realizzato quello che desideravo nella mia vitao forse ho fatto scelte sbagliate.. e adesso? Sono ancora in tempo per voltare pagina?”.

La sensazione è che il tempo sfugga di mano, che ci siano tante cose ancora da realizzare ma occorre farlo in fretta perché altrimenti sarà tardi. Ma la fretta non è una buona consigliera.

Si mette in discussione tutto o quasi della propria vita. Si inizia a pensare che quello che si è raggiunto forse non è proprio ciò che si desidera veramente e che è ora di cambiare: o adesso o mai più! Emerge il senso della finitezza delle cose, tutto ha un inizio ed una fine, tutto ha un suo tempo per esistere.

L’obiettivo è ritrovare se stesse, senza rinnegare il passato ma partire da lì e fermarsi a riflettere, con pazienza, su ciò che è importante ora e in seguito.

E’ un momento di transizione, doloroso per quello che si lascia, ma è soprattutto occasione per tirar fuori nuove e importanti consapevolezze di Sé e del proprio futuro.

Se sei in una fase simile, non prendere decisioni avventate ma aspetta e pensa, guarda indietro, quello che sei diventata e quello che sei è solo da lì che puoi ritrovarti e con un bagaglio più ricco andare verso una nuova meta!

Dott.ssa Katjuscia Manganiello Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino Marche

Studio di Psicologia e Psicoterapia Via Postumo, 8 61121 Pesaro Urbino Marche


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