Le dichiarazioni espresse dal nuovo segretario di Alpe, Chantal Certan, e dal consiglere regionale, Roberto Louvin, lasciano a dir poco perplessi. Dalle pagine della Vallée notizie, Certan dice che per lei i valori dell’Union valdotaine rimangono intatti e che l’attuale dirigenza li ha traditi. Che significa? Che il nuovo partito è nato perché alla guida della vecchia Union ci sono dei brutti, sporchi e cattivi? Non fosse per questo tutto il resto andrebbe bene? Evidentemente sì. Louvin, dalle pagine della Stampa, informa che Alpe è entrato a far parte di Ale, il partito europeo a cui aderiscono 44 formazioni politiche autonomiste, “un mosaico importante dei Popoli senza Stato e la Valle d’Aosta non può non farne parte.”. Popoli senza Stato? Che significa? Che ha ragione Perron, presidente dell’UV, quando si defila dai festeggiamenti per l’Unità d’Italia? Che dunque, noi valdostani siamo un Popolo senza Stato? Se mettiamo insieme le due dichiarazioni degli altrettanti vip alpisti emerge un quadretto familiare, fin troppo familiare. Niente di nuovo per Alpe, anzi di antico. Aspetto con trepidazione una smentita.
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