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47. A poco a poco

Creato il 21 gennaio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su gennaio 21, 2012

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Sì, è una bella casa, come quella delle fate. Colori disposti ad arte, per creare un’atmosfera. Si vede che c’è una mano femminile, ogni donna è un artista. Cosa pensi, Ester? Fausto se n’è andato: sei delusa? Hai perso un’occasione? Non tornerà mai più? E’ giusto che lo riabbia la moglie, che qualcuno, almeno, sia felice?
- Chi sarà?
E’ incerta se aprire o non aprire. Vorrebbe starsene da sola, a meditare sul da farsi. Non si può restare sempre disponibili, il suo lavoro la impegna già abbastanza. Basta, per oggi ha chiuso.
- Insiste: che faccio?
Dài, apri. La vita è piena di sorprese, non lasciartele scappare.
- Tu!
- Io.
- Sono confusa.
- E’ il minimo. La storia è complessa, ma sta a noi sciogliere i nodi.
Fai mente locale: sei l’amante di un uomo in crisi, che non sa quello che vuole; sarà l’età. Una volta pensava di cambiare il mondo, con i libri. Ti rendi conto? I libri! Poi è successo qualcosa: il mercato ha stritolato i sogni e non ci crede più, si trascina da un’evasione all’altra. Poi appare un personaggio di cui non sai nemmeno il nome. Sembra che che legga nei pensieri. Stai bene con lui, ma infine: cosa vuole?
- Lo sai cosa voglio.
- Non mi spaventi più.
- Era ora.
Perché non affidarsi? Non hai niente da perdere. Il rapporto con Fausto ti ha costretta a rinunciare agli amici, la sua gelosia ti ha perseguitata. Massì, cambiare, scegliere qualcosa di diverso.
- Non dovevi incontrare tuo fratello?
- L’ho fatto.
- E che ci hai ricavato?
Fidarsi: smetterla di fare da soli, contando sulle proprie forze. Una sensazione strana ti scorre sulla pelle. L’uomo pallido ti sembra bello. Ha gli occhi neri e intensi, lo sguardo dolce. Non rischierai d’innamorarti? Non sei stata mai così indifesa: uno che legge nei pensieri! Non puoi mentire, puoi soltanto essere te stessa. Sarà un vantaggio? E se volessi nascondigli qualcosa?
- Tra bambini, non ci si nasconde niente. Si ride e si piange alla luce del sole, sotto un cielo in cui ti puoi specchiare.
Dovrai abituarti: ti eccita, la situazione. Chissà che imprese possono compiersi quando non ci sono più segreti. All’improvviso, ti senti onnipotente. Poi, un pensiero ti passa per la testa: ma io non leggo i suoi!
- S’impara a poco a poco. Si comincia col guardarsi negli occhi. Cosa che non fate più.
- Fate? Non mi hai detto più di tuo fratello: posso sapere com’è andata?


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