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5 buoni motivi per acquistare “Non hai mai capito niente”

Da Marcofre

copertina racconti Non hai mai capito niente

Sta per arrivare la mia nuova raccolta di racconti.
Ancora un volta per la pubblicazione mi appoggerò a Streetlib (ex Narcissus), una realtà italiana che lavora bene. Quindi i racconti saranno disponibili su ogni negozio online. Quando? Un poco di pazienza…
Tuttavia, perché non dare un’opportunità ai racconti contenuti in: “Non hai mai capito niente”?

I 5 buoni motivi

Questi racconti (come i prossimi), fanno parte della Trilogia delle Erbacce, e sono usciti oltre un anno fa. E alcuni lettori coraggiosi hanno lasciato le loro recensioni sui negozi online.

Questo scrive Simone Basso (su iBook Store):

È un libro scritto con grande cura e attenzione per i dettagli. Molto efficace e coinvolgente la narrazione. Sono storie di vita in cui si riconosce il difficile periodo di crisi che stiamo attraversando, tutto raccontato in modo netto, senza eccessi, molto verosimile. Mi è piaciuto molto il modo in cui viene descritto il rapporto di coppia messo alla prova dalle difficoltà delle ristrettezze economiche, con le tensioni e le angosce che ne derivano.

Marco Pini (ancora su iBook Store):

Una lettura coinvolgente, uno sguardo “vero” sulla nostra realtà, con uno stile asciutto, elegante, molto curato. Molto lontano fuori dalla affabulazione a cui siamo abituati, senza indulgenze ma anche con una apertura al buono, al vero, al bello. L’umanità ne emerge così forte e dignitosa da andare oltre alle intemperie e alle miserie in cui si muovono i personaggi dei vari racconti, descrivendo i veri eroi silenziosi dei nostri giorni…

Marina Guarneri (su Amazon.it):

La lettura di questi racconti è un volo basso dentro un’umanità che si affanna a sopravvivere ad una quotidianità fatta di miserie e disagi esistenziali. L’autore si sofferma a sondare le insoddisfazioni di gente che vive la condizione di precarietà dettata dagli effetti devastanti di una crisi economica che toglie lavoro e speranze: sono le storie di modesti lavoratori, con vite ordinarie, figli da mantenere, bollette da pagare; di uomini che vengono licenziati, soffocati dai doveri verso mogli esigenti o deluse e di donne che non si arrendono, che continuano a sperare, a credere che qualcosa, nella loro vita, cambierà.

La vera bravura dell’autore non consiste nella precisa e dettagliata ricostruzione di momenti di vita che potrebbero appartenere a chiunque, ma nella sua capacità di fare entrare il lettore nelle case dei protagonisti, di farlo accomodare a tavola con loro, in cucina o in altre stanze ad ascoltare i loro discorsi, a osservare da vicino la loro quotidianità. E il lettore si sente partecipe dei drammi consumati nel silenzio di vite demotivate, nella perenne attesa di una svolta che cambi il corso delle cose.

Mi hanno colpito lo stile asciutto e il distacco composto con cui l’autore racconta anche le storie più drammatiche come se le mettesse a disposizione di chiunque senza per forza volere suscitare commozione o compartecipazione emotiva.

Sono storie che lasciano aperte molte possibilità, la fine di ognuna di esse non chiude il cerchio, ma tiene aperta una porta verso prospettive che possiamo solo immaginare.

Damiana Atzeni (su Goodreaders):

I tredici (o dodici più uno) racconti contenuti in questo ebook sono lo specchio della realtà quotidiana, attraversata da mille difficoltà quotidiane e dalla crisi, scritti con crudezza e senza un lieto fine che possa rassicurare il lettore, e ben lontano da quello che può essere l’immagine che ognuno di noi ha di Genova e della Liguria in generale. È un bel libro proprio per questo, perché racconta la realtà senza ipocrisia, senza dover per forza cercare il lieto fine, il “e vissero per sempre felici e contenti”. Lo consiglio soprattutto a chi vuole sentirsi raccontare la realtà così com’è, senza falsi buonismi.

Morena Fanti (su UltimaBooks)


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