Se esistono una serie di cose da non chiedere a un veneziano, esistono anche delle cose da sapere prima di venire a Venezia e non perchè lo dico io, ma perché, essendo una città così particolare, non si può di certo pensare di venirci impreparati.
Molti turisti arrivano a Venezia semplicemente perchè rientra nei “must have” della vita, giusto per mettere un tick a fianco al nome della città nella lista delle cose da fare/vedere prima di morire, oppure, semplicemente perchè la crociera passa per di là e allora è il caso di farci un giretto.
Bah, abbastanza triste, se la si vede così, ma per fortuna esistono ancora quei turisti coscienziosi e desiderosi di imparare, vedere, meravigliarsi e lasciarsi conquistare da una delle storie più avvincenti e all’avanguardia del nostro passato italiano.
Ma veniamo a noi, quali sono le cose da sapere prima di venire a Venezia? Presto detto!
1. L’ACQUA ALTA NON E’ UN’ATTRAZIONE
Non metto in dubbio che questo fenomeno sia affascinante per chi non lo vive ogni giorno, che capitare a Venezia nei giorni in cui c’è acqua alta per un turista sia qualcosa di unico e incredibile, ma cerchiamo anche di avere un po’ di rispetto per chi, invece, con questo problema ci deve convivere e sto parlando dei cittadini e dei commercianti, che si vedono a dover buttare via elettrodomestici, mobili e via dicendo per colpa dell’acqua, che entra un po’ dappertutto.
Evitiamo di fare foto a persone intente a salvare il salvabile, ad andare in giro in costume da bagno per Piazza San Marco (Venezia rimane pur sempre una città storica, un po’ di rispetto PerDio!) se avete tanta voglia di farvi un bagno, prendete il vaporetto e andate al Lido!
In attesa della mia guida, vi consiglio quella di Chiara: Come sopravvivere all’acqua alta
2. I VENEZIANI NON SONO MALEDUCATI, SONO VARIOPINTI
Paese che vai usanza che trovi, si dice, per cui non prendetevela a male se ogni tanto dalla bocca dei veneziani esce fuori qualche sproloquio poco gentile, non è maleducazione è proprio il modo di fare, bisogna prima capirlo e poi riderci sopra.
Vi capiterà sicuramente di vedere conducenti di motoscafi, barche, vaporetti e gli stessi gondolieri imprecare tra i canali o rivolgersi, anche amichevolmente, con parole variopinte come “Mona” e qualche parolaccia o blasfemia colorita, come intercalare. Non offendetevi, fatevi piuttosto una sana risata, perché lo spirito veneziano è vecchio di secoli, basti pensare al famoso botta e risposta tra Cecilia Zen Trona, celebre attrice di teatro, che mise in affitto il proprio palco ad un prezzo così alto che il popolo veneziano se ne uscì così: “Brava la Trona, vende il palco più caro de la mona”. E poi, non siamo simpatici?
3. LASCIARE LE IMMONDIZIE NELLE CALLI E’ NORMALE
A Venezia non ci sono i cassonetti per la raccolta differenzia, non è fantascienza, semplicemente non c’è il posto per metterli, le calli sono strette e il sistema per raccoglierli è diverso. I netturbini passano con un enorme carretto con il quale raccolgono i rifiuti lasciati nelle calli dai veneziani. In base ai giorni si lascia fuori la carta, il vetro, il secco e l’umido. Se prendete un appartamento in affitto, cercate di rispettare queste regole, nel sito del comune sono riportati i giorni di consegna.
4. I VENEZIANI AMANO BERE
Non sto dicendo che siamo degli ubriaconi, ma tra le cose da sapere prima di venire a Venezia c’è sicuramente l’usanza di andare a bacari, verso l’orario aperitivo si parte e si gira per bar tra bicchierini di vino e stuzzichini di vario tipo.Al mattino vi capiterà di vedere gente con il bicchiere in mano, non è dipendenza da vino, semplicemente è usanza.
5. COME SI CAMMINA A VENEZIA
Ebbene sì, per camminare nelle calli ci sono delle regole, quasi mai rispettate dai turisti perché non le conoscono, ma esistono. Quando girate per Venezia cercate di:
- Camminare a destra.
- Camminare in fila indiana nelle calli strette.
- Non ostruire il passaggio.
- Non fermatevi all’improvviso appena usciti da una calle, rischiate di creare un ingorgo e di ricevere una serie di imprecazioni poco gradite.
- Tenete un passo sostenuto, i veneziani sono abituati a camminare, provate a immaginarvi quanto sia fastidioso uscire a prendere il pane e tornare a casa dopo 2 ore per il troppo traffico.
- Se siete lenti, mettetevi in parte e lasciate passare, un po’ come si fa sulle scale mobili nelle metropolitane delle grandi città, il principio è lo stesso. Ad Amsterdam vi stirano con le bici, qui con i piedi, date la precedenza.
- Tenete a bada quegli stick che si usano adesso per fare i selfie.
- Cercare di non camminare a braccetto in 5, al massimo in 2 e non dappertutto.