Hai mai avuto la necessità di ingaggiare qualcuno per divertire e stupire i presenti ad un evento? Ti sei mai trovato nella situazione di dover valutare più artisti (prestigiatori, mentalisti ecc) per costruire quel puzzle di divertimento e ricordo duraturo che ritenevi necessarie per raggiungere i tuoi obiettivi?
Saper riconoscere un buon intrattenitore, mago o mentalista che sia, è il primo passo per raggiungere il risultato che abbiamo in mente di raggiungere: realizzare una festa indimenticabile, soddisfare coloro che ci hanno delegato ad organizzare un evento e cose del genere.
Professionisti competenti possono apportare un valore aggiunto reale a serate ed eventi importanti. Professionisti improvvisati possono creare stress nel cliente, acuire la noia degli ospiti e causarne la prematura fuga decretando uno spreco di soldi e mettendo in cattiva luce i promotori.
Da mentalista ed intrattenitore professionista, ecco qualche campanello d’allarme.
1. Non parla un linguaggio comune
Occupandosi di intrattenimento, ci si rapporta continuamente con gli altri per cui si dovrebbe essere in grado di parlare un linguaggio adatto agli interlocutori. Da loro comprensibile ed apprezzato. Se il livello dialettico è troppo basso rispetto ai tuoi canoni (l’intrattenitore ti risulta troppo grezzo o di linguaggio e cultura troppo arida) o costui non riesce a tradurre ciò che propone in qualcosa di estremamente semplice e digeribile da chi non fa il suo stesso mestiere, non sta facendo un buon lavoro.
2. Il preventivo ti viene inviato senza che ti sia stato chiesto alcun dettaglio
Nessuna soluzione è reiterabile da cliente a cliente. Ci possono essere molti spunti comuni tra due progetti (serate, spettacoli, anniversari) apparentemente uguali, ma se hai di fronte una macchina spara-preventivi, probabilmente dietro non ci sarà un artista ma un mestierante. Voler conoscere il maggior numero di dettagli dell’evento non è un’opzione se ingaggi un professionista.
3. Google non sa chi sia…
È possibile, ma non così probabile, che tu possa trovarti di fronte a un professionista estremamente preparato e con una banale ricerca su Google per il suo nome non compaia assolutamente nulla. Di certo, se la persona che stai valutando affinché lavori per te si vende come intrattenitore professionista, prestigiatore o ancor meglio mentalista in un determinato ambiente, è estremamente improbabile che nessuno -davvero nessuno- ne abbia mai parlato (bene, o male). Altro campanello di allerta.
4. Non è disposto a dirti “No”
Ci sono moltissimi “no” che a un artista dell’intrattenimento conviene dire, se tiene a fare bene il suo lavoro: perché ciò che gli si chiede non si adatta a ciò che è il suo modus operandi o perchè altrimenti non potrebbe garantire una soglia minima di qualità o semplicemente (di pancia) perchè la richiesta non lo convince. Se qualcuno è troppo ansioso di dirti “sì” a qualunque richiesta senza spiegarti cosa può aggiungere alla serata e perché ne è convinto, inizia a correre nella direzione opposta.
5. Non è focalizzato sul perché
E proprio sui perché conviene aggiungere un nuovo punto. I clienti, nel loro mestiere di essere …clienti, non conoscono le sfumature del nostro lavoro, o quale sia il giusto modo per raggiungere i loro obiettivi. Sono i professionisti dell’intrattenimento ad avere il dovere di presentare la loro visione di massima per poi adattarla alle esigenze del cliente.
Queste sono solo alcuni dei principali aspetti che, tornassi a essere un cliente, andrei a valutare nella scelta di un buon partner. Tu cosa ne pensi?
Quali sono gli aspetti che ti fanno suonare il campanello d’allarme?
ps questo post è nato leggendo un articolo dedicato a tutt’altro, Mi sono divertito a rieditarlo in funzione del mio settore, ovvero quello dello spettacolo e dell’intrattenimento e spero che l’autore, che ringrazio, non se ne abbia a male.
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