5) se me lo dicevi prima…

  5) L’intermedio di centrocampo e la prima punta in pressione:azione combinata.

Un comportamento di pressing offensivo che verso la fine dello scorso campionato abbiamo osservato attuare spesso contro di noi, è quello che vede i propri attaccanti disturbare l’impostazione dei centrali difensivi.

Ad una prima occhiata, il nostro centrocampo non sarà molto differente da quello dell’anno scorso: con un solo buon saltatore, Ambrosini; un metodista la cui specificità nell’interdizione è data dalla capacità di frapporsi sulle linee di passaggio, Pirlo e, rispetto al 4.2.3.1., di un mediano in più, Flaminì. Il francese si presta assolutamente al gioco di Allegri, per capacita dinamiche e di inserimento e questo potrebbe rivelarsi un’arma in più in alcune circostanze.

In ogni caso, lasciare all’avversario la porzione di campo mediana sul rilancio lungo, aldilà di poter disporre di un solo buon colpitore di testa, è sconsigliabile. Un sistema che prevede “una catena” di tre sul lato -attaccante esterno, interno, terzino-, offre buone soluzioni non solo offensive. 

Qui insieme vediamo due fasi di pressing alto: abbiamo raffigurato il lato destro, ma lo stesso può essere valido per l’opposto.

Contro squadre particolarmente “pronte”, ma magari non dotate tecnicamente, costringere i due centrali all’appoggio sul terzino costringendolo ad una giocata disagiata, ovvero sollecitandone la sfumatura tecnica, può permettere di effettuare un recupero “alto” della palla, senza sollecitare la scarsa predisposizione al gioco difensivo delle nostre ali d’attacco -cui si chiede “una presa soft” del portatore, frecce gialle figura 1-.

Saranno invece proprio l’intermedio di centrocampo e la prima punta andando in sincronia a pressare prima un centrale poi l’altro. La squadra muovendosi compatta, asseconderà il movimento, restando corta ed equilibrata, difficile da sorprendere indipendentemente dal fatto che il recupero vada a buon fine…