A pochi giorni dall’uscita del 23° Capitolo di James Bond, Post Scriptum comincia a ripercorrere il racconto delle pellicole più importanti che vedono protagonista l’agente segreto britannico creato da Ian Fleming, e si inizia dal primo “Agente 007, Licenza di Uccidere” del 1962.
L’agente segreto di Sua Maestà Britannica James Bond viene inviato in missione in Giamaica dove l’agente Strangways e la sua collaboratrice sono stati uccisi da alcuni sicari, che hanno pure sottratto dei documenti relativi a informazioni sul Dr.No, un misterioso scienziato che ha la sua base in un’isola lì vicino. Bond, giunto in Giamaica, conosce un collaboratore dei servizi segreti del luogo, Quarell, e l’agente segreto della CIA Felix Leiter, anch’egli sulle tracce del Dr.No. Ma quando Bond scopre che Strangways era stato ucciso poiché aveva scoperto dei minerali radiottivi provenienti dall’isola del Dr.No, si mette con Quarrel in viaggio per l’isola di Crab Key e lì incontra la bella Honey, una ragazza studiosa di conchiglie in cerca di vendetta per l’uccisione del padre. Ma quando il Dr.No fa catturare Bond e la ragazza, a 007 non rimarrà altro che affrontare il nemico, uno degli esponenti della SPECTRE, potente organizzazione terroristica che vuole disturbare i piani spaziali di USA e URSS.
Sean Connery
Prodotto da Harry Saltzman e Albert R.Broccoli, che detenevano i diritti ottenuti dallo scrittore inglese Ian Fleming, ex militare della Marina Militare inglese che durante il Secondo conflitto aveva collaborato coi servizi segreti, il film non ebbe subito grande riconoscimento dalla critica, ma il pubblico ebbe modo di apprezzare, e poi anche coi capitoli seguenti, un nuovo modo di raccontare lo spionaggio.
Venne scelto il regista Terence Young a dirigere il film e infatti con la sua esperienza riuscì a dare un’impostazione agile e diretta. Come James Bond, venne scelto un giovane attore scozzese, Sean Connery, non noto al pubblico, ma che con la sua espressione elegante ma sicura, un bel fisico e la classe di un britannico avrebbe impersonato Bond come nessun’altro. Il tema di James Bond, scritto da Monty Norman, avrebbe scandito poi il ritmo delle azioni di Bond, uomo affascinante e che riesce a conquistare qualsiasi donna, ma anche spietato agente dotato del “Doppio zero”, da cui 007, la “Licenza di uccidere”, ma non di venire ucciso, come ricordatogli a inizio missione dal capo, M, interpretato da Bernard Lee, direttore dei servizi segreti di Sua Maestà, che ha come segretaria Miss Moneypenny, innamorata di Bond, interpretata da Lois Maxwell.
Ursula Andress
Memorabile la scena in cui appare per la prima volta a un tavolo da gioco 007 e pronuncia la famosa frase “Bond, James Bond” con cui si presenta al pubblico spettatore, ma anche l’incontro con Dr.No, interpretato da Joseph Wiseman, o l’incontro sulla spiaggia con Honey Ryder, interpretata da Ursula Andress, che con il suo due pezzi bianco è entrata nell’immaginario collettivo di donna meravigliosa desiderata dagli uomini. Ma si comincia a intravedere la caratteristica di spostarsi in tutto il Mondo, per le missioni, da parte di 007, che va da Londra alla Giamaica in questo caso. Fino alla minaccia terroristica della SPECTRE, che mette a rischio gli esperimenti di USA e URSS con i mezzi nucleari, se necessario, e usando quindi un argomento molto attuale durante la guerra fredda come quello dello scontro più volte vicino con armi atomiche. Gli sceneggiatori hanno poi dato al personaggio di Bond la capacità della battuta umoristica al momento giusto, in classico stile british. E’ una miscela perfetta che avrebbe creato un mito che ancora oggi, a pochi giorni dall’uscita del 23° capitolo, è più amato che mai, perché ha fatto tendenza negli anni, vedi i marchi utilizzati in scena che sono diventati oggetti di successo, ma anche scritto pagine importanti nella storia del cinema.
Bernard Lee, M
Joseph Wiseman Dr.No
Agente 007, Licenza di Uccidere (Dr.No), di Terence Young, spionaggio, GB 1962
con Sean Connery, Ursula Andress, Joseph Wiseman, Jack Lord, Bernard Lee, John Kitzmiller, Anthony Dawson, Zena Marshall, Lois Maxwell, Eunice Gayson, Timothy Moxon
Sceneggiatura: Johanna Harwood, Richard Malbaum, Berkhely Mather dal romanzo di Ian Fleming
Montaggio: Peter Hunt
Fotografia: Ted Moore
Musica: Monty Norman
Prodotto da Albert R.Broccoli, Harry Saltzman per Eon Productions, United Artists, Metro Goldwyn-Mayer, colore, 110’
Giuseppe Causarano