Magazine Cinema

50 sfumature di grigio di E.L. James

Creato il 27 aprile 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

50-sfumature

Qualcuno ha scritto che c’è più erotismo in una virgola di Henry Miller che in cinquecento pagine di Cinquanta sfumature di grigio. Spiace dirlo, ma è così. Il primo libro della trilogia erotica della scrittrice britannica E.L. James (pseudonimo di Erika Leonard), seppur non privo di esplicite scene di sesso, ha ben poco di erotico e riesce nell’impresa, non facile quando c’è di mezzo il sesso, di apparir da subito piatto, lineare, noioso e tremendamente lagnoso.
L’Io narrante di questo romanzo è Anastasia Steel, una studentessa universitaria di 21 anni vicina alla laurea in Letteratura Inglese, la quale, dopo un incontro occasionale, s’innamora del famoso e ricchissimo Christian Grey. Tra i due nasce una relazione non priva di esilaranti colpi di scena e continui capovolgimenti. Grey, alle prese con un’infanzia problematica e fitta di misteri, chiede ad Ana, sottoponendogli un contratto redatto con clausole precise, di iniziare una relazione di tipo sadomaso, in cui lui ha il ruolo del Dominatore e lei il ruolo della Sottomessa. Ana, ovviamente ancora vergine, inesperta, ragazza acqua e sapone, si fa trascinare non senza tormenti e ripensamenti in questa esperienza, la quale le appare, a tratti, umiliante ma eccitante, dolorosa ma sopportabile. Ma non si fa travolgere, non ne diventa dipendente. Difatti, non è la bramosia che spinge Ana ad accettare punizioni e atti di forza, umiliazioni e rinunce, ma l’amore che prova verso il fascinoso e bellissimo Christian, e in virtù di questo implacabile sentimento, incapace di risolvere i tormenti del ragazzo, decide di interrompere una relazione per lei troppo amara e difficile da gestire. Tutta la storia così s’impernia sullo sforzo dei due ragazzi di trovare un equilibrio all’interno della loro relazione e tra i loro diversi intendimenti. Ana cerca una storia tradizionale e ha voglia di innamorarsi; Christian, invece, incapace di amare, cerca una persona con cui può instaurare estreme pratiche relazionali di tipo BDSM. L’essere così sfuggevole di Ana, la sua indipendenza, però fa saltare il banco e sorprendono Grey, mettendone a rischio certezze e convinzioni, rischiarando aspetti adombrati, i lati grigi, che Christian non vorrebbe esplorare.
Dal vampiro al miliardario. Nato come fan-fiction di Twilight non si può parlare di Cinquanta sfumature di grigio senza far riferimento all’opera della signora Stephenie Meyer. Il racconto presenta la stessa inespressività e monotonia, una scrittura a tratti stucchevole e atona, i dialoghi lenti e colmi di banalità incessante. Ad Bella Swan e il suo vampiro, protagonisti della Saga di Twilight, si accostano, adesso, Ana e Christian con gli stessi stereotipi che rendono il racconto freddo, irreale, finto.
Si parla in modo ossessivo di macchine sportivissime o grossi SUV (tutte Audi), di Blackberry, di Apple, come se indicare un marchio di successo e nel quale riconoscersi è facile dia un significato differente al pensiero che si vuol esprimere. Si parla, inoltre, di case lussuose ed elicotteri, di cibi raffinati e altre stravaganze varie, si parla di un mondo che di fatto non esiste, sono presenti valori che nessuno all’interno della società riesce a riconoscere o a sentir suoi davvero. Si parla di un’apparenza colma di niente, insignificante.
Sarebbe necessario comprendere, a questo punto, le motivazioni di un successo così eclatante e dirompente. Milioni di copie vendute in 37 paesi devono avere una spiegazione e porsi delle domande appare ineludibile. Il romanzo, come già detto, appare straordinariamente vuoto e banale, quindi semplice, e si rivolge pertanto a una società intellettualmente pigra, forse stanca, che vuole l’immediato, il lineare, il diretto, il facilmente comprensibile e poco impegnativo, che non dia nulla, ma che nulla chieda in cambio. Il superficiale contro la profondità. Abbiamo bisogno di conoscenze, di punti di riferimento, anche comportamentali, ma la pigrizia intellettuale che obnubila il pensiero di molti eleva e assurge l’immediato e il facile, scalzando dalle nostre scelte, il profondo, il complicato, il reale, le sfumature, quelle vere e innumerevoli.
La trasposizione cinematografica di questo libro è attesa per il 2014

di Christian Dolci

Print Friendly

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :