dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te.
Qua troverai tanti modi suggeriti per affrontare, elaborare, gestire, trasformare la rabbia… ESERCIZI PER SCARICARE LA RABBIA
- Tirare pugni
- Calciare, ovviamente seguendo dei movimenti specifici per incanalare la rabbia e direzionarla verso qualcosa di preciso (altrimenti si entrerebbe nella furia, cosa ben diversa)
- Battere i pugni (o una racchetta da tennis) contro un materasso
- Verbalizzazioni che solitamente corrispondono al sentimento che hai dovuto reprimere, parole quali “no”, “via”, ecc…
- Mordere un asciugamano arrotolato
- Stringerlo con le mani come per strizzarlo con tutta la forza di cui si dispone, tenendolo alzato davanti agli occhi…
- prendere in mano gli eventi che si presentano nella nostra vita, senza subirli in maniera passiva
- pensare alle risorse che si possiedono, a quando utilizzarle per avere successo in base a situazioni passate
- definire i propri confini fisici e mentali, in modo da saper reagire ad una loro invasione
- avere dei sogni e cercare di realizzarli, senza rinunciarci mai
- avere un pensiero razionale in grado di riuscire a gestire un giudizio positivo o negativo da parte di altre persone nei nostri confronti
- imparare a volersi bene e ad avere fiducia in se stessi
- dare gratificazioni alle altre persone intorno a noi quando se le meritano. Ci riempirà di gioia vedere quanto sono apprezzati i nostri complimenti, e darà un'immagine di noi molto positiva
- imparare a dire di no ed avere l'umiltà di chiedere aiuto, quando ne si ha bisogno
- sbagliare fa parte dell'essere umano, e tutti sbagliano. Da un errore si impara sempre qualcosa, specialmente a non ripeterlo
- riuscire a ridere di se stessi e della propria immagine.
La Meditazione Dinamicadura un'ora ed è divisa in cinque stadi.
Nell'aromaterapia, il rimedio più efficace e usato contro l'ansietà è sicuramente la lavanda.L'essenza può essere versato nella vasca da bagno o nel lavandino per una manicure rilassante.Può essere utilizzato nel diffusore per l'ambiente, spruzzato sul cuscino prima di dormire, o aggiunto all'olio di mandorle spalmato sul corpo dopo la doccia. Per un'azione più forte si può portare con sè il boccettino dell'essenza di lavanda e annusarlo in diversi momenti della giornata, magari quando ci si sente più preoccupati e oppressi; è sconsigliata invece l'applicazione diretta sulla pelle poiché può provocare irritazioni.Pianta considerata un toccasana contro gli stati di angoscia e nervosismo generale è il biancospino, conosciuto fin dagli antichi romani per le sue molteplici virtù. Anche il biancospino si può assumere in gocce (grazie alla tintura madre), in capsule oppure in forma di tisana di fiori e foglie.
Una dieta appropriata – Questo comprende la riduzione del consumo di caffeina, zucchero e, in generale, un miglioramento delle abitudini alimentari. La riduzione della caffeina dovrebbe essere graduale. Alcuni che soffrono di ansia riferiscono riduzioni considerevoli nella loro ansia semplicemente prendendo queste misure.
Esercizio fisico– Si pensa che un po' di esercizio allevi lo stress. Chi soffre d'ansia dovrebbe notare che le palpitazioni di cuore durante l'esercizio fisico possono scatenare un attacco di panico quindi, probabilmente, è meglio sviluppare gradualmente un esercizio di routine all'interno di un programma cognitivo comportamentale. YOGA DELLA RISATA
La risata si sviluppa facilmente in gruppo, quando si combinano insieme contatto visivo, giocosità tipica dell'infanzia ed esercizi appositamente studiati per stimolare il gioco. La risata simulata si trasforma presto in risata autentica. Lo Yoga della Risata favorisce un maggioreapporto di ossigeno al corpo e al cervello, perché ingloba la respirazione yoga, profonda e diaframmatica. Si basa sul fatto, scientificamente dimostrato, che il corpo, tanto sotto il profilo fisiologico quanto psicologico, non distingue tra risata forzata e risata autentica e pertanto i benefici che si ottengono sono identici.
La cromoterapia, cioè la terapia con i colori, consiglia alle persone ansiose che sono tese e soffrono anche d’insonnia, di scegliere vestiti e oggetti di colore blu perché questo colore ha la proprietà di "rasserenare"la mente. Per chi diventa ansioso quando avverte la sensazione di "non farcela" ad affrontare le varie responsabilità della vita il colore indicato è l’arancio,perché esso stimola il coraggio, la creatività, i pensieri positivi.
Come rimedio di pronto intervento per ritrovare la calma è di grande aiuto massaggiare alcuni punti del proprio corpo indicati nella medicina tradizionale cinese. In mezzo al palmo delle mani, con il pollice della mano destra massaggiare profondamente con movimento circolare per circa due minuti in mezzo al palmo della mano sinistra ed eseguire poi il massaggio sulla mano destra. Con l’indice di una mano premere con discreta forza per cinque minuti il punto che si trova tra le due sopracciglia all’inizio del naso; lo stesso massaggio si può fare nel punto che si trova due centimetri circa dietro l’orecchio, subito sotto la testa e a lato della colonna vertebrale nel tratto cervicale; abbassando la testa sul torace premere con i pollici di entrambe le mani i due punti per cinque minuti circa.
Nella floriterapia di BachHolly incarna l’archetipo della rabbia esplosiva, della reazione violenta ed impulsiva.Willow è in qualche maniera il suo opposto: in questo caso la rabbia viene espressa in manierapassiva, tramite il sordo rancore, il lamento, i ritardi, la mancata collaborazione, la lontananza fisica ed affettiva.Nel caso di Pine la rabbia non viene scaricata nell’ambiente ma viene rivolta contro se stessi, con il meccanismo del senso di colpa.Anche Oak rivolge la rabbia verso di sé, continuando ad impegnarsi e a tenere duro anche se in realtà vorrebbe mollare tutto.In Wild Rose la persona reprime la rabbia e si deprime, cadendo nell’apatia.Beech esprime la sua rabbia criticando gli altri ed anche se stesso, mentre Rock watersi impone una dura disciplina, che può avere anche una componente di forzatura rabbiosa.La persona Chicory si arrabbia quando viene lasciata sola o viene criticata, e reagisce con l’impulso a trattenere vicino a sé in tutti i modi.Lo stato Cherry Plum può derivare da una rabbia che si percepisce come una forza che agisce contro se stessi, provocando la paura di perdere il controllo e scoppi di ira ingiustificati. Posizione yogaNavasana, La BarcaSei supina, con le gambe distese e le mani appoggiate sul pavimento, vicino ai fianchi. Inspira, ed espirando solleva le gambe senza piegare le ginocchia, e contemporaneamente solleva anche il busto e le braccia, che saranno tese, parallele al pavimento. Le mani sono all’altezza delle ginocchia. L’equilibrio è al centro della zona sacrale. Respiro addominale, ripeti il mantra Ram.
GibberishChiudi gli occhi e incomincia a emettere suoni senza senso. Divertiti e sii creativo nel formulare parole insensate, permettiti di essere coscientemente folle. Puoi piangere, gridare, mormorare, urlare, parlare: esprimi ciò senti di aver bisogno di esprimere attraverso la voce e il corpo, il quale si muoverà in modo imprevedibile accompagnando l'emissione di suoni dal significato sconosciuto. Non interrompere mai l'emissione dei suoni, nè i movimenti del corpo, finchè la tecnica di meditazione dura. Questa fase può durare da 10 a 30 minuti; incominciare a emettere il gibberish per 10 minuti e aumentarne progressivamente la durata fino a 30 minuti.Seconda fase: OsservareSiedi e immobilizza il corpo; ad occhi chiusi rivolgi l'attenzione verso l'interno e osserva in modo neutro qualunque cosa affiori in termini di sensazioni, sentimenti, emozioni. O semplicemente goditi il silenzio che è sceso dentro di te. Questa fase avrà la stessa durata scelta per la prima.
I SUSSURRI DI SIGNORA ASTROLOGIA ONORARE MARTE... Quando Marte ascolta i sussurri degli Dei del Cambiamento : URANO NETTUNO PLUTONE “Chi è in grado di domare il proprio cuore, è capace di conquistare il mondo.”
CHIEDIAMO AIUTO AL MITO …Heracle e l’Idra Nella mitologia greca l’archetipo junghiano del Guerriero può trovare una rispondenza nella figura e nelle gesta del semidio Heracle, l’Ercole dei Latini, ricordato per le sue “dodici fatiche”, di cui la più rappresentativa per l’alto valore simbolico che racchiude, la lotta con l’Idra di Lerna, potrebbe aiutare a comprendere il valore della vera forza, qualità specifica dell’archetipo compiuto, quando si siano ormai integrati in un tutt’uno il coraggio con la paura, l’impulso con la ragione, la volontà con la flessibilità, l’aspirazione alla conquista col limite personale, attraverso l’incontro con gli opposti psichici, unico ponte e collegamento tra la parte cosciente e quella inconscia della psiche (i due vasi della Temperanza) Prima di cominciare a cercare l’Idra, Heracle si reca da Chirone, guaritore e suo maestro e gli chiede cosa debba fare per sconfiggere il mostro, perché nessuno tra quanti avevano provato ad ucciderlo c’era riuscito. E Chirone gli parla così: “Lotta frontalmente e alla luce del sole e chiedi aiuto se non ce la fai; se c’è da inginocchiarti, fallo, ma soprattutto predisponiti a perdere, perché solo così potrai vincere”. Questo responso sulle prime sembra molto oscuro ad Heracle: un eroe come lui non poteva certo avere bisogno d’aiuto né tanto meno predisporsi a perdere. Nonostante ciò e fidandosi ciecamente del suo maestro, Heracle si mette in cammino alla volta di Lerna. Arrivato alla palude, non riesce subito a trovare l’Idra, non la vede; poi si accorge che è immersa dentro una caverna piena di sudicio e di fango e decide così di entrare, cominciando però ad affrontare il mostro solo lateralmente, perché non si vuole sporcare; comincia così a tagliare via via le teste a lui più vicine, ma per ogni testa che mozza, ne rispuntano altre due, che vanificano ogni sforzo di avere la meglio sul mostro. A quel punto, si ricorda le parole del maestro: “lotta frontalmente e alla luce del sole” e comprende che finché agirà in difesa o con l’inganno non potrà vincere l’Idra; esce così allo scoperto e costringe il mostro a doversi rivelare, ma l’impresa diventa ancor più difficile perché l’Idra fa uscire tutte le sue teste che si moltiplicano con una rapidità impressionante, non appena Heracle le afferra e le taglia via. La lotta sembra impossibile, ma soprattutto ìmpari e destinata ad essere perduta. Proprio quando Heracle sta per soccombere, ecco che ricorda ancora una volta le parole di Chirone “solo l’aiuto di un vero amico ti potrà salvare”. Riconoscendo che ha bisogno di chiedere e che non potrà superare la prova da solo, va da Iolao, suo nipote a lui affezionato, che lo aiuta così nell’impresa: l’eroe accende un fuoco e non appena stacca una testa del mostro, la passa a Iolao che la raccoglie e la brucia, impedendo così alla testa di potersi rigenerare. Quando i due stanno per tirare un sospiro di sollievo perché manca solo la testa centrale, l’unica ad essere mortale, Heracle si accorge che l’Idra mantiene la testa nel basso, sfidandolo a scendere giù… più giù e ad esporsi molto più che con le altre ed ancora una volta l’eroe si ricorda le parole di Chirone: “se c’è bisogno, inginocchiati”. E così farà: inginocchiato nel fango della palude, si avvierà verso l’uscita costringendo l’Idra a seguirlo fuori della caverna, alla luce del sole e solo lì sarà in grado di staccare di colpo l’ultima testa, raccogliendo il gioiello in essa incastonato, nonché il veleno mortale che renderà vittoriose da quel punto in avanti tutte le sue imprese future. IN GINOCCHIO…. in un gesto di CURA , come la TEMPERANZA , per IL CORAGGIO (Marte) dei SENTIMENTI (Venere).