Mamma mia che delusione, avevo dato 5 punti alla vittoria inglese ma in cuor mio sapevo che oggi era l'occasione della vita per sfatare il tabù.I primi 25 minuti di match li passiamo in totale controllo, più possesso inglese ma noi difendiamo aggressivi e con ordine e non lasciamo loro spazi.
Al 26esimo, da una incomprensione, nasce una brutta palla persa, Strettle si invola col calcetto, Burton lo trancia, calcio per loro e Owen Farrell fa 3 a 0.
Primo momento chiave del match al 34esimo minuto: Castrogiovanni, finora uno dei migliori, si fa male alle costole, entra Cittadini ma purtroppo alla prima mischia ordinata prendiamo un altro calcio, Farrell non sbaglia ed è 6 a 0 per loro.
Sembra finire così il primo tempo e invece in due minuti ribaltiamo la situazione: buona azione corale d'attacco impreziosita dai calcetti di Burtron, l'ultimo dei quali mette in seria difficoltà gli Inglesi e Giovambattista Venditti è lesto ad approfittarne e a segnare la meta in bandierina; nell'ultima azione del match regaliamo una palla a Foden che per un attimo si lascia ingolosire dal contrattacco ma consegna la palla nelle mani di Tommi Benvenuti che vola in mezzo ai pali, 12 a 6 con la trasformazione di Burton.
Il secondo tempo inizia con gli ospiti in palese difficoltà e soprattutto in preda al nervosismo: tre calci contro e Burton non si fa certo pregare a calciare dentro l'ultimo di questi, 15 a 6 e siamo in controllo del match.
Al minuto 50 la svolta in negativo del match: Robert Barbieri fa una gran cosa recuperando un pallone, Bortolami si trova con l'ovale tra le mani e lo scarica inopinatamente indietro a Masi che si fa stoppare il calcio di liberazione da Charlie Hodgson, meta inglese e trasformazione di Farrell 15 a 13.
4 minuti più tardi un pigro rientro di Bortolami ci costa un calcio, Farrell non sbaglia mai ed è sorpasso 15 a 16.
Si entra nell'ultimo quarto di match con il pallino del gioco in mano ai nostri avversari che al 66esimo allungano ancora col solito piazzato di Farrell, 15 a 19.
Dalla ripresa del gioco prendiamo un buon calcio piazzabile ma Botes va lontanissimo dai pali.
Ultimi 5 minuti, sciocco fallo inglese, altra opportunità per Botes e altro calcio inguardabile.
Per 50 minuti abbiamo dimostrato un'evidente superiorità su un'Inghilterra che si stava scavando la fossa da sola, oltre a non trovare mai ma proprio mai un attacco ficcante; a quel punto ci pensiamo noi a ridar loro speranze concedendo 10 punti in 4 minuti. Loro ritrovano morale e disciplina mentre noi, mettici un po' la delusione, mettici un po' la stanchezza, non riusciamo più a reagire e finiamo per perdere una partita abbondantemente alla nostra portata.
Non ci son scuse era una partita da vincere e non siamo riusciti a vincerla, non c'è altro da aggiungere.
Volevo solo dedicare un paio di righe a Sergio Parisse, troppo spesso un uomo solo al comando, encomiabile il suo sforzo e ammirevole la sua determinazione e i suoi sforzi dal primo all'ultimo minuto; meritatamente Man of the Match
Italy: 15 Andrea Masi, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Luke McLean, 10 Kristopher Burton, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (c), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Quintin Geldenhuys, 4 Marco Bortolami, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
Replacements: 16 Tommaso D'Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Antonio Pavanello, 19 Mauro Bergamasco, 20 Fabio Semenzato, 21 Tobias Botes, 22 Luca Morisi.
England: 15 Ben Foden, 14 Chris Ashton, 13 Brad Barritt, 12 Owen Farrell, 11 David Strettle, 10 Charlie Hodgson, 9 Ben Youngs, 8 Phil Dowson, 7 Chris Robshaw (c) 6 Tom Croft, 5 Tom Palmer, 4 Mouritz Botha, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Alex Corbisiero.
Replacements: 16 Rob Webber, 17 Matt Stevens, 18 Geoff Parling, 19 Ben Morgan, 20 Lee Dickson, 21 Jordan Turner-Hall, 22 Mike Brown.



