6 Nazioni: Inghilterra facile sull'Irlanda

Dopo la vittoria nel match contro la Francia del Galles, l'incontro tra Inghilterra e Irlanda ha decisamente perso di importanza ai fini della vittoria del Sei Nazioni, nonostante tutto i padroni di casa hanno onorato bene l'impegno mentre non si può dire altrettanto degli ospiti.
Al secondo minuto si intravede già quello che sarà il leit-motiv della giornata: mischia ordinata inglese che palesa una imbarazzante superiorità, calcio piazzato guadagnato e Owen Farrell manda a bersaglio il calcio conseguente, 3 a 0.
L'Irlanda prova ad attaccare, va vicino a segnare i primi punti con il mostruoso drop di Kearney che centra il palo, ma non riesce a concretizzare fino al minuto 16 in cui Jonathan Sexton sfrutta il calcio di punizione per pareggiare.
Minuto 23, altra prepotente mischia bianca, altro calcio guadagnato e ancora Farrell a bersaglio, 6 a 3.
Il terzo calcio della giornata che Farrell manda a messaggio nasce da una forte pressione difensiva a 4 dalla fine del primo tempo.
Nel recupero del primo tempo nasce un insperato calcio di punizione per gli Irlandesi: Inglesi con palla in mano a tempo scaduto, Ryan ci mette la grinta, sfonda un raggruppamento e guadagna il calcio per sealing off, Sexton non si fa pregare e porta i suoi in svantaggio 9 a 6 all'intervallo.
Il secondo tempo inizia con l'imperiosa accelerazione di Croft che però perde la maniglia del pallone proprio al momento di effettuare il passaggio smarcante per il compagno.
La mischia ordinata irlandese non c'è e l'iter si conclude sempre col calcio per i padroni di casa, Farrell non sbaglia mai ed è 12 a 6 al 49esimo.
L'Irlanda prova a dare un senso al suo match approntando qualche azione in attacco da cui scaturisce una occasione per il piede di Sexton, l'apertura di Leinster è precisa e c'è ancora partita sul 12 a 9.
L'episodio che ammazza il match accade a ridosso dell'ultimo quarto di match: inevitabile penalty try, troppo superiore il pack degli uomini di Lancaster a 5 metri dalla meta ospite, Owens non può che dare la meta tecnica, facile la trasformazione di Farrell.
Altro mischia, altro calcio altri 3 punti per Farrell al minuto 69, 22 a 9.
La "monotonia" di mischia-calcio a bersaglio la rompe Ben Youngs a 4 dalla fine che, a fronte dell'ennesimo calcio guadagnato, prende la decisione di giocarlo veloce e vola indisturbato in meta, 27 a 9.
Ultimi minuti con una sola squadra in campo, l'Inghilterra attacca e si guadagna l'ultimo calcio piazzabile del match, Farrell non si fa pregare e arrotonda il punteggio sul 30 a 9.
Decisamente non una delle migliori partite affrontate dall'Irlanda negli ultimi tempi, la squadra di Kidland è apparsa in totale balia degli avversari, complice anche una mischia ordinata troppo inferiore, da aggiungerci anche il fatto che senza i leader storici, leggi O'Driscoll e O'Connell, sembrano un po' perdere  i riferimenti per competere con squadre che sulla carta son più forti.
L'Inghilterra invece ha confermato il trend di crescita e penso che Lancaster abbia dimostrato di meritarsi la conferma di allenatore, sarà interessante vederli quest'estate nel tour in Sudafrica.
England: 15 Ben Foden, 14 Chris Ashton, 13 Manusamoa Tuilagi, 12 Brad Barritt, 11 David Strettle, 10 Owen Farrell, 9 Lee Dickson, 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw (capt), 6 Tom Croft, 5 Geoff Parling, 4 Mouritz Botha, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Alex Corbisiero.
Replacements: 16 Lee Mears, 17 Matt Stevens, 18 Tom Palmer, 19 Phil Dowson, 20 Ben Youngs, 21 Charlie Hodgson, 22 Mike Brown.
Ireland: 15 Rob Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Keith Earls, 12 Gordon D'Arcy, 11 Andrew Trimble, 10 Jonathan Sexton, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O'Brien, 6 Stephen Ferris, 5 Donnacha Ryan, 4 Donncha O'Callaghan, 3 Mike Ross, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy.
Replacements: 16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Mike McCarthy, 19 Peter O'Mahony, 20 Tomas O'Leary, 21 Ronan O'Gara, 22 Fergus McFadden.