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63. Nel ventre della terra

Creato il 06 luglio 2011 da Fabry2010
63. Nel ventre della terra

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Ci sono tutti, nell’orto degli ulivi: Matityahaou, con la faccia da ragazzo allegro, Shime’on, dal piglio fiero, Yaakov, coi dentoni da coniglio, Yoh’anan, giovane e bello come devono essere gli eroi, Andreas, con le orecchie a sventola e una strana smorfia sulla bocca, Yehouda, dai riccioli ribelli, Nathane l’intellettuale ed Eleazar, scampato a due attentati. I viali che tagliano il giardino sono fiumi di sassi minuscoli che riflettono la secchezza del cuore dei discepoli.
- Siamo in un vicolo cieco: agnelli destinati a essere sgozzati.
Allora si fecero avanti i farisei.
- E’ vero, non possiamo lasciarci ammazzare tutti quanti.
E incominciarono a discutere con lui.
- Yoh’anan è mortoEleazar si è salvato per miracolo.
Chiedendogli un segno dal cielo.
- Alcuni di noi sono stati picchiati duramente.
Per metterlo alla prova.
Gli occhi di Yehouda guardano oltre l’argento delle foglie:
- La gente non crede nei perdenti: ci vuole un atto di forza, una dimostrazione di potenza.
Egli però, emettendo un profondo sospiro, disse.
- Potremmo allearci con la folla, che scalpita per i diritti.
Perché questa generazione chiede un segno?
- Sì, se siamo uniti, potremo ottenere le libertà politiche e sociali.
In verità vi dico, non sarà concesso un segno a questa generazione.
- E tu predicheresti senza timore di essere arrestato.
Se non il segno di Giona profeta, che stette tre giorni nel ventre della terra.



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