Non ci sorprende lo sguardo che Cannes ha rivolto agli sviluppi e alle conseguenze della crisi finanziaria a due anni dal crac delle borse. Lo ha fatto con tre film radicalmente differenti.
Innanzi tutto le proposte di Oliver Stone. Wall Street Money Never Sleep, si concentra sul cinismo del sistema bancario mondiale. Con un linguaggio tipicamente hollywoodiano, il film accusa, non i traders che passarono come capri espiatori, ma i baroni delle banche.
E’ stata poi la volta, nel programma speciale, di Inside Job di Charles Ferguson che si focalizza sulla corruzione generale, colpevole dell’affossamento dell’economia mondiale. Un documentario che dimostra la responsabilità incrociata di banche e dello stato americano.
Alla Quinzaine des réalisateurs Cleveland Versus Wall Street aggiunge un’altra testimonianza, molto più vicina ai comuni mortali questa volta. Il cineasta svizzero Jean-Stéphane Bron, mette in scena un processo fittizio: quello che gli abitanti di Cleveland hanno voluto intentare, nel 2008, contro una ventina di banche, colpevoli secondo loro di speculazioni immobiliari che hanno devastato la città. Un’opera più pedagogica che polemica.
Film più che mai contemporanei e necessari di questi tempi. Dopo il crac greco, le borse europee a picco, l’euro mai stato così basso e i soliti scandali di casa nostra…
Cannucce
:-) CLEVELAND VERSUS WALL STREET di Jean-Stéphane Bron
:-( LA CASA MUDA di Gustavo Hernández
:-/ HAI SHANG CHUAN QI (I WISH I KNEW) di JIA Zhangke
:-( OUTRAGE di Takeshi KITANO