Magazine Libri

67 Antefatti – Regali 1672

Da Blanquita @Blanquita

San Juan, Puerto Rico 1672 Una volta al porto, Charlie non si diresse al postribolo, la sua avvenenza non aveva bisogno di fare la fila, per una ragazza, che lui era giovane e vestiva meglio del capitano Un pirata che si rispetti, uno che aspirava al ruolo di nostromo, doveva  incutere soggezione e lui, figlio dei primi commercianti di Tortuga, indossava sempre vesti preziose e armi affilate. A differenza degli altri compagni, coperti di stracci, gingilli e portafortuna, Charlie possedeva un cambio di abiti da sfoggiare a terra. Lo sfottevano, per questa sua vanità, ma tanto lui sapeva zittire quegli stupidi, perché tutti lo sapevano che lui aveva salvato Bradley da morte certa e aveva tutte le immunità, e protetto dal capitano Dauvillier. Inoltre, era risaputo che Charlie Field non faceva fatica a trovare compagnia, fuori o dentro i bordelli spagnoli: un biondo dagli occhi verdi come smeraldi e la parlantina sciolta, sapeva incantare le ragazze spagnole barricate dietro alle loro vesti austere e i veli di pizzo, dalla gelosia dei loro uomini, padri o mariti. Era sempre la stessa storia ma Charlie era un mago della fuga, sapeva introdursi nelle haciendas più protette, scavalcare muri di cinta invalicabili, tanto il suo aspetto lo aiutava sempre. Comunque, per quella sera Charlie non era interessato alle ragazze: voleva comprare alcune cose da un contrabbandiere da cui lo avrebbe accompagnato Leon, il suo migliore amico. Aveva in tasca un coltello nuovo per il fratello e un fagotto del miglior tabacco era nascosto in fondo alla sua cassa, a bordo della Mariposa. Mancava un regalo per sua sorella, che si sarebbe sposata presto. Charlie e Leon attraversarono il cortile della taverna, seguirono la mulattiera e poi, passando sotto una tettoia coperta di paglia, bussarono alla porta di una casa dall’aspetto misero. Una donna corpulenta, forse la moglie del padrone di casa, fece segno di seguirla nel cortile interno. Un ragazzo alto riconobbe il suo compagno e i due si abbracciarono fraternamente, evitando una perquisizione seguirono la donna, che scostò una tenda per introdurli in una camera bianca. L’uomo che li aspettava in fondo alla stanza e teneva un cofanetto sulle ginocchia era uno spagnolo vecchio e composto, ma gli occhi brillavano di gioia: -Leon!- -Buenas noches, Pedro. Este es mi amigo Carlos. Búsqueda de regalos y joyas para su familia lejos. Usted?*- lo presentò Leon. Il vecchio fece segno di avvicinarsi e Charlie, che lo spagnolo lo sapeva, per averlo imparato da ragazzino, sorrise affabilmente:- Tengo oro y plata. Quiero hacer feliz a mi hermana y mi mamita. León me ha hablado mucho acerca de usted y espero llegar a ser su cliente.**- Il contrabbandiere allargò un sorriso sdentato e annuì, compiaciuto:- Usted habla nuestro idioma, rubio?***-, gli disse aprendo il cofanetto e mostrandogli il suo contenuto. Field annuì stringendo gli occhi come un gatto, quindi esaminò un medaglione con una bellissima miniatura, la donna ritratta era esile come sua madre, magari le sarebbe piaciuto. E quel filo di perle rosate erano ideali per sua sorella. Non le avrebbe comprato quell’anello di zaffiri, nessuna donna poteva avere dita tanto grosse, andava a lui! Poi c’erano fermagli di pietre dure e una catena d’oro che di certo era appartenuto a qualche prete. Un ciondolo di madreperla per la mamma? O era meglio quella miniatura? Charlie era indeciso e non intendeva spendere tutti i suoi averi. Frugò con le dita e, scostando un crocefisso di corallo, scoprì in fondo alla scatolina una spilla. La appoggiò sulla stoffa morbida della sua fusciacca e la esaminò: era una piccola spilla di filigrana d’argento, incastonata da granate dal colore scuro. -Atención! El cierre está roto!****- disse Pedro ma Charlie pensava ad altro. Quei granati color del vino, gli ricordarono la bocca di Blanquita, erano del colore della sua bocca quando s’imbronciava. Con rammarico Carlito si ricordò che era in punizione, quando si era imbarcato, due mesi prima. Sean Mackenzie l’aveva rinchiusa nella cantina del Grillo Alegre e Charles era ripartito senza poterla salutare. Blanquita, che voleva scappare da casa… Le aveva promesso di portarla con sé, anche se non poteva, l’aveva illusa come se fosse stata una bambina… ma nonostante le treccine, lei aveva quasi quattordici anni e chissà… chissà se l’avrebbe ritrovata alla taverna del porto, tornando a casa. Due giorni ancora e sarebbero stati a Isla Tortuga. Portarle un regalino, la chiusura si poteva aggiustare, non gli avrebbe fatto perdonare la promessa mancata, ma almeno le avrebbe cancellato lo sguardo di ostinato scontento e quel broncio. La boccuccia di Blanca era l’unica cosa dolce che possedesse, quella Bruja ombrosa! Sorridendo Charlie contrattò il prezzo della miniatura, delle perle rosate e della spilla rotta. Pedro scese di poco, ma Charlie desiderava quella spilla di granate, voleva appuntarla sul vestito liso di Blanquita e vedere la sua espressione.     Trad* Buona sera Pedro. Questo è il mio compagno Carlos. Cerca regali e  gioielli per la sua famiglia lontana. Ne hai? Trad** Ho oro e argento. Desidero far felice la mia sorellina e la mia mammina. Leon mi ha parlato molto di voi  e spero di diventare vostro cliente. Trad*** Parli la nostra lingua, biondo? Trad**** Attenzione! la chiusura è rotta!   caravaggio foto dal web

Pubblicato da blanca.mackenzie | Commenti Tag: comprimari
Cita il post nel tuo blog  Segnala il post  Aggiungi su del.icio.us  Aggiungi su digg.com  Aggiungi su Google  Aggiungi su Yahoo  Aggiungi su Technorati  Aggiungi su Badzu  Aggiungi su Facebook  Aggiungi su OKNOtizie  Aggiungi su Twitter  Aggiungi su Windows Live  Aggiungi su MySpace  Aggiungi su FriendFeed

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines