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67. Rue de Lota

Creato il 21 maggio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su maggio 21, 2012

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- Non me la conti giusta, Nino.
- In che senso?
- Continuo a parlare, a confidarmi; sono un libro aperto, e ancora non mi hai detto niente, non prospetti alcuna soluzione.
Hai perso la pazienza. Ti sei impegnato a collegare oggetti e sentimenti per cercare qualcosa che sta dietro ciò che appare, ti sei convinto che tutto si spieghi con i simboli, che il mondo sia un rebus da ricostruire.
- Un libro aperto, dici?
- Sì, un libro aperto.
Sei stanco di vagare per le vie. Un’altra farmacia: se prendessi un prodotto di quelli che, superando le dosi consigliate, garantiscono il riposo eterno? Espace conseils, santé, beauté. Che razza di consigli serviranno? Nessuno può guarirti.
- Ma se non fai che chiuderli, i tuoi libri?
Non ne puoi più di psicologi e scrittori: la vita è un’altra cosa, la strada non è come la pensi o la descrivi, è ridicolo affannarsi a dare un senso alle cose del mondo, sono quello che sono, la libreria, il centro studi, l’angolo di parco con i faggi giganti che pare un angolo di paradiso. Ecco, le metafore continuano a ingannarti: il paradiso non esiste, c’è solo l’inferno degli addii, quello che stai per dare a Nino, che s’inalbera di fronte all’ostacolo inedito dell’insofferenza.
- Non sei tu l’esperto in grado di farmeli riaprire?
Ti sembra che il mondo sia più povero; in Rue de Lota non ci sono nemmeno più i negozi: a che dovresti collegare i sentimenti sconosciuti che t’impediscono di vivere? C’è solo il pavé arido dei giorni di sole, il giovane che legge, appoggiato alla finestra, la moto accostata al marciapiede con un telo per proteggerla da una pioggia che non c’è.
- Pensi che si risolva tutto in un momento?
Conti i piani del palazzo bianco coi balconcini in ferro e i vasi di gerani: sei; basteranno per farla finita, per mettere il segnalibro decisivo in questa cosa assurda che è la vita?
- Sono anni che cerco di uscire dall’impasse.
Neanche un negozio, in Rue de Lota: è un complotto per farti impazzire? La mappa della città è lo specchio dei labirinti del cervello, dove la verità si nasconde per principio?
- Rilassati: vivere è godere delle cose che hai, il senso lo trovi solo se tieni gli occhi aperti.
Una donna supera la soglia di un portone tutto nero: sei rimasto fuori? Hai pensato di cavartela restando ai margini dell’esperienza ?
- Nino, c’è o non c’è una via d’uscita?
Una famiglia circonda l’auto per caricare le valigie: che la ragione del viaggio sia viaggiare, senza porsi domande, sperando che prima o poi la meta si presenti da sola, per miracolo? Che la felicità sia qualcosa che si fa trovare solo quando hai smesso di cercarla? Dopo la piazza ricominciano i negozi: l’ottico, il radiologo, il concessionario di automobili.


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