
To the Wonder di Terrence Malick
Leggerezza e fascino di piume per questa nuova opera di Terrence Mallick, presentato a Venezia con non tutti i favori della critica (e con parte del pubblico che sembra non gradire). Quasi due ore di scene montate a grattacieli di groviera ove i buchi temporali, così come le storie stesse sembrano sfumare e convergere verso un interrogativo universale, una relazione inafferrabile e pur presente: l’amore e la sua poeticità. Si dice che la forma più alta della bellezza sia quella che riesce a colpirti tuo malgrado, afferrando le corde di uno strumento che il vento suona senza l’ausilio materiale delle mani. L’uomo, così come l’immagine, sono mezzi nelle mani del regista che affronta -con soffice e sublime piglio- una percezione a tutti comprensibile, dove le mille strade che il tempo intesse si risolvono in una pellicola che è un unicum di sentimento.


![[Rubrica: Italian Writers Wanted #12]](https://m22.paperblog.com/i/289/2897898/rubrica-italian-writers-wanted-12-L-cIVqIF-175x130.png)


