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7 critiche alla trasmissione di Iacona

Creato il 21 settembre 2010 da Lorenzo_gigliotto

Tornando di nuovo alla puntata di Presa Diretta di domenica scorsa sul nucleare, un paio di considerazioni: ma, a voi, è piaciuto come prodotto informativo-giornalistico?

7 critiche alla trasmissione di Iacona
L’avete trovato interessante, illuminante…? Sarei curioso.. perché io l’ho trovato molto grave.

Per la sua faziosità, per la mancanza di una benché minima coerenza (si salta di palo di in frasca), per il fatto che sparge allarmismi citando casi limite e per una serie di motivi che illustro brevemente: 1-si parla di incidenze tumorali e leucemiche nei bambini e non solo. A riguardo è stato citato uno studio tedesco del 2007: il “Kikk study”. Lo si spaccia per fatti incontrovertibili quando se il nucleare fa male o no alla salute non è dimostrato. E’ stato anche presentato uno studio contrario. Ma questo non l’hanno detto: cercatevi gli originali e vedrete. 2-si sono portati come esempio di contaminazione radioattiva casi di centrali vecchissime e si è parlato di scarico di scorie nelle acque avvenuto 30-40 anni fa, quando era consentito perché non ritenuto dannoso. Ora non si fa più, ma non l’ho sentito dire.. 3-si è parlato di scorie e depositi delle medesime. Anche qui si sono citati esempi al limite, casi dove evidentemente le cose possono essere state organizzate e gestite male. Ma lo si è fatto passare per la normale prassi. 4-le interviste a tecnici, responsabili, civili, dirigenti, esperti, scienziati, familiari di malati ecc. mi sono sembrate montate in modo da dare determinate impressioni (negative ovviamente). Che potrete però chiarire informandovi per conto vostro. 5-si è parlato del nucleare che si vuole introdurre in Italia (tecnologia Epr) toccando i tasti più dolenti e, anche qui, più al limite: Flamanville Francia e Olkiluoto Finlandia. Due prototipi appunto, che come tali sono soggetti a errori e sfortune che difficilmente si possono ripetere. Eppure si è presentato un quadro al limite del delinquenziale. 6-si è voluto far pensare che chi ‘traffica di nucleare’ sia del tutto irresponsabile, che ‘compri il consenso’ delle persone spargendo soldi e infrastrutture (è vero piuttosto che il nucleare ha arricchito quei contesti con buona economia), che ignori e calpesti diritti e sicurezza dei dipendenti; ma anche qui sono stati citati casi limite, legati a centrali fra le più vecchie (alcune magari spente da anni o in via di spegnimento). 7-hanno mostrato immagini di variopinte proteste, ma non ho visto una persona intervistata che fosse favorevole. Non una. Vi sembra pluralismo dell’informazione questo? Concludo: so bene che l’argomento è controverso, delicato, che suscita sospetti (che a molti sono sufficienti per dire NO, ed è legittimo). Ma ci sono anche molte voci a favore: fior di ambientalisti, chiamiamoli ‘convertiti’, che si sono resi conto della differenza fra allarmismo e realtà.

E infine, trovo indegno che un servizio pubblico con la pretesa di fare informazione in realtà sparga terrore. È come dire: nel mondo ogni giorno muore qualcuno. Bella scoperta! Ma quante persone invece vivono normalmente? Quante nascono? Se si fa informazione bisogna dire tutto. Non solo una parte e usarla come strumento per seminare il panico e la sfiducia nel prossimo e in chi ci governa. Saluto tutti.



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