Magazine Cinema
Un giorno Billy ruba il cane sbagliato: è Bonnie, lo Shih tzu peluchoso di Charlie , psicopatico boss di mezza tacca che è disposto a tutto pur di riaverla. Anche uccidere.
Intanto il numero di piscopatici da inserire nella sceneggiatura di Martin comincia a salire velocemente.
Martin McDonagh è uno scrittore teatrale che un giorno si è svegliato e ha deciso di cominciare a fare cinema, scrivendo sceneggiature e dirigendo film. Ed è nato così il suo debutto cinematografico ( un esordio col botto) In Bruges che gli ha fatto vincere una caterva di premi e lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Ora è la volta della sua opera seconda e il compito, dopo un film così bello e apprezzato come il precedente, non era affatto facile.
Posso dirlo? Nonostante tutti parlino bene di questo 7 Psicopatici a me una delusione, seppur piccola piccola, l'ha regalata. Nel senso che è un film frizzante, ricco di battute brillanti in cui l'origine teatrale di McDonagh è ben percepibile, recitato da un cast molto ben assortito in cui i vari componenti fanno a gara a rubarsi la scena l'uno con l'altro , eppure mi sembra un passettino indietro piccino picciò rispetto a quel fenomenale esordio che era In Bruges.
Certo, le aspettative sono una brutta bestia e forse son rimasto deluso perchè mi aspettavo un salto di qualità e non un film che cerca di aggiungere accessori a una struttura a prova di bomba come era quella della pellicola precedente .
E' stata cambiata l'ambientazione ( e già andiamo male perchè la bellissima città fiamminga già da sola valeva il prezzo del biglietto), c'è una coppia di protagonisti a rinverdire il classico genere del buddy movie e c'è tutta una serie di incontri quasi dal sapore surreale con personaggi oltre il filo dell'assurdo che hanno il compito di dare colore al film.
Uno schema già collaudato a cui viene aggiunto quel pizzico di metacinematografia che permette di incrociare cinema e vita vissuta e quel gusto, un po' macabro a dire il vero, di realizzare sequenze in cui il pulp va a braccetto con la commedia.
7 Psicopatici è un film che sembra molto più scritto di In Bruges e proprio per questo appare procedere per accumulazione di personaggi e sequenze paradossali invece di avere una vera e propria progressione drammatica.
Non sarà corretto confrontare in questa maniera i due film ma è impossibile sottrarsi dopo un'opera prima così apprezzata.
La vita cerca di diventare arte ( sceneggiatura) anche a costo di uccidere qualcuno, qua e là.
Perchè come diceva Flaiano " la situazione è grave ma non seria".
Ecco questa frase riferita a tutto un altro argomento mi echeggiava continuamente nella testa mentre vedevo questo film.
Una risata vi seppellirà.
( VOTO : 6,5 / 10 )
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
RomAfrica Film Festival – Dal 9 all’11 luglio alla Casa del Cinema di Roma
Realizzato con la collaborazione del Fespaco (Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou, il più importante festival cinematografico... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
BIG GAME, un giocattolone per grandi e piccini
Oskari sta per compiere 13 anni, e come tutti i ragazzi che vivono sui monti del nord della Finlandia si sta preparando per un rito millenario. Leggere il seguito
Da Masedomani
CULTURA -
Iniziamo la rubrica settimanale con la notizia che da tempo stavamo aspettando. La Marvel e la Sony hanno comunicato il nome del nuovo attore che interpreterà... Leggere il seguito
Da Filmedvd
CINEMA, CULTURA -
Novità: “Mettiti nei miei panni” di Thorne Smith
In arrivo a fine Giugno per la casa editrice Castelvecchi Editore, una commedia piena di vitalità, magia e divertimento, con un finale a sorpresa in cui la... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
"Tenera è la Notte" di Francis S.Fitzgerald
"Sulla bella costa della riviera francese,a mezza strada tra Marsiglia e il confine italiano,sorge un albergo rosa,grande e orgoglioso. Leggere il seguito
Da Michelap
CULTURA, PER LEI