I No Tav affermano che:
- Il Piemonte è completamente collegato con la Francia. Nella Val di Susa esistono già due strade statali, un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri-merci a doppio binario. Sono collegate alla Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Attraverso la ferrovia e il tunnel del Frejus passa la tratta Torino-Modane; nella località francese di Modane inizia la linea per Culoz che permette ai treni di proseguire per Lione, Ginevra e Parigi.
- Inizialmente (1991) si stimava che i passeggeri fra Italia a Francia sarebbero aumentati da 1 milione e mezzo a 7 milioni; invece adesso sono 700 mila! Così il progetto è passato dal trasporto passeggeri al trasporto merci. Il traffico merci Italia-Francia è salito fino al 2000 e poi è calato. Nella tratta Torino-Modane, attraverso il Frejus, il traffico merci è calato da 8,6 milioni di tonnellate nel 2000 a 2,4 milioni di tonnellate nel 2009 (ne erano previsti 20!) ed è utilizzato veramente poco rispetto alle sue possibilità (con piccoli ammodernamenti può arrivare fino a 20 milioni di tonnellate). Sempre nel Frejus, il traffico merci autostradale nel 2009 è stato di 10 milioni di tonnellate, come nel 1993. Quindi non è vero che aumenterà il traffico merci (ferroviario e autostradale), le previsioni degli ultimi 20 anni si sono rivelate completamente sbagliate.
- Il Tav costerà fra gli 8 e i 20 miliardi (escluso il tratto francese). Sicuramente il costo aumenterà prima della fine dell'opera come già avvenuto su tutte le altre linee Tav in Italia (6,5 volte rispetto il costo iniziale sulla Bologna-Firenze, 4 volte sulla Torino-Milano). Dicono che l'Europa dovrebbe pagare il 30-40% dell'opera ma per ora ha finanziato solo 600 milioni per un tunnel esplorativo. Gli accordi Italia-Francia prevedono che l'Italia pagherà il 57% di un'opera che passerà solo per il 30% nel nostro territorio. Nel frattempo in Francia è tutto fermo, manca ancora il progetto definitivo fino a Lione e hanno fatto solamente alcuni cunicoli esplorativi.
- I danni ambientali sono inqualificabili. Verranno scavati 57 chilometri all'interno di una montagna piena di amianto (Monceniso) e materiali radioattivi; le polveri tossiche ovviamente si riverseranno nell'aria. Durante la costruzione (20...25 anni?) il quantitativo di roccia da sbriciolare, scavare e trasportare sarà enorme; il numero di tir circolanti sarà impressionate (ne sono previsti 500 al giorno). Finita l'opera, chi ci dice che le merci passeranno dalla gomma alla rotaia? Inoltre la perforazione di tratti montani così lunghi potrebbe portare al prosciugamento delle falde acquifere, come accaduto per il Tav nel Mugello. Nel frattempo sarà necessario ventilare e raffreddare continuamente la galleria. Alla fine l'ambiente naturale verrà totalmente deturpato; a molte persone verrà espropriata la propria casa e la propria terra.
- Attraverso l'incredibile velocità del Tav risparmieremo (noi e le merci) mezz'ora per andare da Torino a Lione. Che culo!
- Esistono molti studi alternativi a questo progetto, meno costosi e più graduali, nel caso si verificasse un aumento del trasporto merci.
- Progresso non significa necessariamente costruzioni enormi; significa saper accettare i limiti che ci impone la natura. Progresso significa anche ottimizzare, rendere più efficiente ciò che già esiste. Il Tav è l'esatto contrario del progresso: è un progetto vecchio, anacronistico, fuori tempo; prevede la crescita infinita del volume del trasporto merci (previsione già dimostrata sbagliata), privilegia la velocità e la quantità a scapito della qualità.
Se cercate più informazioni vi consiglio questo link, è una lista di 150 motivi per dire No al Tav (all'interno ci sono anche studi documentati di autorevoli persone che hanno dimostrato l'inutilità e la dannosità dell'opera): https://www.facebook.com/pages/NO-TAV/40019706447?sk=info E' utile anche wikipedia per farsi un'idea generale: http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_di_ferrovia_Torino-Lione#Lo_stato_di_fatto:_la_.22linea_storica.22