7 su sette: la magia del natale

Ed è così che il Natale è arrivato. Per oggi, domani e dopodomani, ognuno di noi metterà, si spera, in pausa il cervello e si dedicherà a grandi abbuffate, riunioni familiari, c'è chi si commuoverà di fronte ad un regalo, chi passerà la notte alle prese con digestivi e bicarbonato, chi manderà i bambini a letto il prima possibile sperando di godersi in pace almeno una parte della cena e chi li terrà svegli fino a tarda notte con la scusa di provare il regalo megatecnologico appena ricevuto, in realtà giocandoci per proprio divertimento. Ed anche questa è l'Italia. Se i discount son stati presi d'assalto più che negli scorsi anni, sperando di spuntare uno sconto in più rispetto al supermercato delle grandi marche, o se i regali sono stati ridotti ai minimi termini, non ha importanza. In qualsiasi caso, le tavole saranno imbandite ed i pacchi sotto agli abeti addobbati non mancheranno. E mentre il signorotto brinderà al lieto evento stappando una bottiglia che vale quanto lo stipendio dell'operaio, che a sua volta stapperà una bottiglia ad in dicazione geografica tipica prendi 3 paghi due, la nottata scorrerà comunque, incurante della crisi, del debito pubblico, del governo tecnico e di ogni altra cosa tornerà puntualmente a rovinare le giornate di buona parte degli Italiani martedì 27. Il ventisette, infatti, tutti torneranno ai propri problemi, che non soltanto non sono svaniti, ma in molti casi aumentati a causa delle spese straordinarie appena sostenute. Qualcuno parla ancora della magia del natale, facendo magari un sorrisetto vedendo automobilisti in coda insultarsi beatamente e bestemmiare a causa del traffico che rischia di farli arrivare in ritardo alla tanto sospirata cena. Ma la magia, quella vera, forse sta proprio in questo. Una sorta di oppiaceo potente come un Boeing che ha la forza di di darci l'illusione di esser buoni, sereni, beati, almeno per qualche ora. C'è chi ci crede, chi un po' meno, chi se ne illude e chi non vuole porsi il problema. Tanto, a mezzanotte o giù di lì, saremo tutti con la pancia piena. Ma questo non è un film... Ed il colpo di scena romantico, buonista, il colpo della vita che risolve tutto, non arriverà... Cinismo? No... O forse sì... Sinceramente non lo so e... Sinceramente me ne infischio! Dopotutto, il 27 sarà un altro giorno.
Andrea Mariani