![70. Felicità 70. Felicità](http://m2.paperblog.com/i/48/486326/70-felicita-L-Nw491A.jpeg)
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Viene una specie di vertigine a guardare la valle da quassù; la forza di gravità, che schiaccia sulla terra come una condanna, non ha più potere; ci si libra in pensieri rarefatti; i problemi, le ansie, le paure, perdono peso, diventano sottili e inconsistenti. Finalmente un’oasi di pace, Yehochoua, goditi il distacco dal fardello della gente, scròllati i lamenti dei malati, le angosce dei poveri, le grida degli oppressi.
- Sei bellissimo, te l’hanno detto?
Cos’è che ti riporta a terra e ti schiaccia di nuovo sotto il peso, anche qui sopra?
- Lasciami in pace.
Cerchi di guardare in lontananza: i monti contrapposti, all’orizzonte, sono una macchia scura abbracciata dall’azzurro.
- Sei giovane, hai la forza di un toro, e la lasci avvizzire inutilmente.
Le nubi sono quasi trasparenti, ali di angeli che ignorano il dramma del corpo, degli istinti.
- Sei venuta fino a qui?
Shlomstione ha l’odore forte della quercia, la dolcezza del fico.
- Sono sempre con te, ti seguo anche nei sogni.
Là sotto si intravedono le case: rifugi di umani esposti a ogni intemperia.
- Sei convinta che ceda, prima o poi.
La donna è avvolta in un velo trasparente che non nasconde nulla.
- Pensa al successo che otterresti, se solo sfruttassi il tuo potere.
I campi di Galil sono un panno verde, di quelli dove gli uomini si giocano fortune.
- E tu mi seguiresti, se prendessi il potere?
Ricorda che da qualche parte si può vedere il lago.
- Sarei tua moglie, la tua amante, nessuno potrebbe più fermarci.
Eccolo, dietro lo spuntone di roccia gialloverde.
- Mi daresti consigli per estendere il dominio, conquistare il mondo?
Rammenta i macigni grigi a pelo d’acqua, dove un giovane fu ucciso mentre lui parlava con la folla.
- Nessuno potrebbe opporre resistenza: noi due, riesci a immaginarlo? Sarebbe la felicità, la ricchezza, l’appagamento di ogni desiderio.
Vede il petto insanguinato, le braccia distese sulle rocce.
- Addio alla sofferenza, niente più preoccupazioni.
La città, da quassù, sembra un circolo perfetto: Galil, pensa Yehochoua.
- Baciami, dimmi di sì, per una volta.
Gli occhi dell’uomo sono un cielo azzurro attraversato da nubi trasparenti, ali di angeli battono il tempo, prima che l’uva sia matura per il tino e il grano per la falce.