Scandalizzarsi per gli ultimi 700 o forse più disperati annegati nel canale di Sicilia può presentare una buona dose di ipocrisia, da parte di chi, potendo, non ferma questa ecatombe.
Disperati che scappano dalle guerre?
Ma noi le fomentiamo le guerre!
Basterebbe dire alle industrie di armi: tu vendi armi alla Siria? Ok, allora ti fai anche carico dei profughi che scappano dalla guerra. E così via, per tutti gli altri teatri di guerra.
Altrimenti l’indignazione è falsità, doppiezza, impostura, paraculaggine e chi più ne ha più ne metta.
Fare soldi sulle armi e indignarsi… roba da matti.
Finché c’è guerra c’è speranza…