Personalmente trovo la Giornata Internazionale della Donna un po’ triste, perché mi sembra che voglia fare passare il messaggio che la donna sia inferiore o quantomeno diversa e che quindi abbia bisogno di una festa dedicata a lei quasi come fosse un modo per farla sentire apparentemente importante e contemporaneamente dichiarare la sua diversità/inferiorità. C’e’ bisogno di una festa???? Mah, forse si e quindi andiamo avanti e poco importino le origini storiche della festa; anche se inventato, ormai, l’8 marzo è diventato il giorno dedicato alla donna. Si aprano i musei con gli ingressi gratuiti per le donne, si organizzino incontri nei quali discutere tutti insieme della condizione femminile e degli aspetti che la riguardano; si parli dei diritti della donna, del posto che occupa nella vita politica del nostro Paese ( ehm … forse questo non è il caso di farlo … ), del ruolo che svolge nella famiglia, nel lavoro e nella società tutta. Si ricordino le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, le discriminazioni e le violenze cui esse sono state e sono ancora fatte oggetto. Parliamone a scuola, nei luoghi di lavoro, in famiglia, in palestra, al bar. E sia!
La cosa che mi fa sempre molto ridere è che dopo anni di lotte e conquiste , rivendicazioni e manifestazioni, la maggior parte delle donne stasera uscirà con altre donne, e andranno ad ubriacarsi e a fare cose di cui forse si pentiranno domani, in qualche locale di strip maschile. Magari molte di loro erano in piazza a protestare il 13 Febbraio! Diceva il buon Pertini: “Coerenza è comportarsi come si è , e non come si è deciso di essere”.
Fonte: http://www.vitadamamma.com