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80.000 volte NO TAV, ma non basta...

Creato il 24 marzo 2013 da Marcar

La grande manifestazione di ieri, sui luoghi dell'orribile, nonché fortificato, cantiere TAV della Val di Susa, ha visto nel ruolo di protagonisti molti nuovi volti dell'attuale parlamento, grillini e deputati di SEL, tra gli imbarazzi interessati del PD, che ora pensa di barattare il sospirato "SI'" alla fiducia per il governo Bersani, con il fermo-lavori della costosissima ed inutile linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione.

Uno spettacolo osceno sul luogo di un palcoscenico tragico, tipico della morente partitocrazia italiana, che cerca di riciclarsi sulle macerie della TAV. Veramente rivoltante ed entusiasmante insieme. Ogni segno di decomposizione di questi morti viventi va comunque accolto con giubilo.

Qualcuno ha pure commentato che ora, il nuovo PD, potrebbe prontamente convergere sulle posizioni di un alleato ufficiale come Vendola proprio riguardo le valutazioni negative dell'opera marcata UE (rcordiamolo sempre).

Intanto, altre forze sociali e politiche presenti, hanno prontamente ricordato a Crimi e ai suoi alleati e colleghi, il carattere anti-fascista della manifestazione, tanto per non sbagliarsi. Il Movimento 5 Stelle non è l'anima della protesta, ma solo una delle componenti e comunque se è vero che a chiunque riesca a fermare il mostro va dato merito dell'impresa, è altrettanto vero che nessuna concessione alla marcia e fetente partitocrazia, che l'idea della stessa TAV aveva creato, va promessa.

Bersani e i suoi devono fare non uno ma cento passi indietro e capire che seppure esista la necessità di un governo a tempo per determinate operazioni tecniche (come eleggere il presidente della Repubblica), e cambiare una legge elettorale da farsa tragicomica, la presente classe politica italiana è da sradicare in blocco, finta Sinistra insieme a vera Destra, senza se e senza ma, e soprattutto, senza personaggini lucidati e tirati a festa da presentare nel nuovo governo solo per tacitare la piazza.

Vedremo se la truppa animata da Grillo saprà reggere alle mille sirene e tirare dritto verso l'unica meta possibile. Fermata la TAV con l'ennesima commissione parlamentare (e te pareva) c'è da far ripartire l'Italia, eliminando nel contempo per sempre il marcio della politica interna, di cui Bersani, Napolitano, Berlusconi, Monti e tutti gli altri attori di questo vero e proprio dramma nazionale, sono i veri, colpevoli, protagonisti.

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