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83. Un nome strano

Creato il 26 febbraio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su febbraio 26, 2012

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Sei atterrata dal volo in cui hai rivisto la tua vita: ti sei accorta che qualcosa vale, che in fondo non tutto era sbagliato; ci credi, adesso, anche se non sei stata amata come ti aspettavi; ricominciare, sì, ma in quale direzione per non sbandare ancora? I vigili festeggiano, ti accarezzano la fronte; e l’uomo dal soprabito scuro? Sapeva tutto: c’è sempre qualcuno che sa come la storia va a finire, ma finisce una storia? Chi è l’uomo dalla pelle scura che si avvicina con l’aria di dirti qualcosa d’importante? Gli fanno largo, come fosse un parente, come avesse il diritto di parlare solo lui. E tu? Lo riconosci? Macché, non l’hai mai visto.
- Salve, si è pentita?
- Non mi pento di nulla.
- Perché ha deciso di gettarsi?
- C’è sempre un motivo nelle cose?
Guardi il tetto lontano del palazzo: qual è la distanza dal passato? L’hai lasciato per sempre? Potevi galleggiare in una pozza di sangue: che fine avresti fatto? C’è una vita eterna, come dicono i preti? Da bambina parlavano d’inferno e paradiso, angeli e diavoli; immaginavi un posto dove si potesse passeggiare tra le stelle e un giovane col cappello bianco ti porgesse una rosa. Che strano, il paradiso dei bambini. Sono gli unici che capiscono qualcosa?
- C’è sempre un motivo. Non esistono cose senza senso: anche nei gesti folli, siamo guidati da una logica precisa, da un filo mai convinto di spezzarsi.
- Ci credi all’inferno e al paradiso?
- Credo a un Dio giusto, incapace di lasciarci soli.
Questo ti piace, un Dio che non ti lascia. Esiste? Quante volte hai pianto perché nessuno ti chiedeva come stai? Sarà il Dio che ti ha fatto atterrare sul telo dei vigili del fuoco? Conosce, quel Dio, la rotta patetica del volo cieco, è lui che allunga una mano che non manca mai la presa?
- Mi sono sentita sempre sola.
Perché glielo confessi? Non ti eri mai aperta con uno sconosciuto. Perché ti ha avvicinata proprio lui?
- E invece non lo sei. T’insegnerò qualcosa che non ti farà buttare via.
- E chi ti dice che abbia voglia imparare?
Se una volta ti fidassi? Non ti sei mai lasciata andare a una mano più sicura della tua.
- Per vivere, bisogna fidarsi di qualcuno.
Non hai niente da perdere: t’inviterà da lui? Ti metterà le mani addosso? Gli uomini che hai incontrato hanno cercato solo questo.
- Come ti chiami?
- Fawzi.
- Un nome strano.


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