A 15 anni ho elaborato una teoria, a 64 ne ho la conferma definitiva. Me l’ha data il Tg3 di ieri sera.
Creato il 24 marzo 2013 da Slasch16
Il Tg3 ha intervistato i manifestanti a favore di Berlusconi. Un’agenzia, la Aba.Video, ha reclutato persone, pagate dieci euro ciascuna, per la manifestazione pro Silvio Berlusconi in piazza del Popolo. Quasi nessuno lo ha votato, quasi nessuno è militante del partito. In molti hanno lavorato invece come figuranti, grazie all’agenzia, presso programmi Rai. Per l’occasione a Roma tre pullman con 50 persone ciascuno, mentre altri sono partiti all’alba da Milano.
Penso, come succede sempre davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ci siano state presenti anche gli anziani ospiti dell’ospizio televisivo Uomini e Donne anziani, quelli che si corteggiano esibendo la prostata ed è avvilente notare come la nostra tribù sia sprovvista del classico vecchio saggio che ogni villaggio ha, dagli indiani d’America alle tribù africane ed in ogni luogo del mondo nei Paesi normali si fa riferimento ai vecchi saggi.
Noi abbiamo solo vecchi rincoglioniti e lo si vede dal degrado del Paese e dal suo fallimento.
Credo che l’Italia del dopoguerra abbia subito una epidemia di imbecillità che ha colpito buona parte della popolazione, detta epidemia si è manifestata ed estesa con l’avvento della televisione televisione commerciale, in particolare quella privata, anche se la Rai ne è stata contagiata al punto tale da non distinuguerla più.
Dicevo che il Tg3 ha intervistato i partecipanti alla manifestazione a favore di Berlusconi, l’untore massimo, e vedere gente che ha lavorato una vita esaltare un bandito della P2 in quel modo mi ha fatto pena, mi ha fatto incazzare.
Triste no per il semplice fatto che già a 15 anni avevo elaborato una mia teoria sull’evoluzione della specie umana ben prima che la teledipendenza distruggesse la materia cerebrale di milioni di persone.
L’avere visto giusto non mi ha dato nessuna soddisfazione, anzi, avrei sperato di sbagliarmi come sempre quando ho fatto la schedina del totocalcio. Infatti da oltre vent’anni non la faccio più.
La mia teoria è nata nella mia testa quando ancora la televisione era in bianco-nero ed è nata nelle osterie dove da ragazzo mi dilettavo a giocare a scopa d’assi con gli anziani.
Erano piuttosto diffidenti nell’accettare al tavolo i giovani, per noi era motivo d’orgoglio quando si veniva accettati come compagni di gioco perchè significava che godevamo del loro rispetto e della loro considerazione.
Ed è appunto osservando gli anziani di Milano, Sesto San Giovanni o del paesino di montagna dove mi capitava di andare con i miei che la mia teoria, nata come sberleffo giovanile alla loro diffidenza nell’accettarti come socio di scopa d’assi, una provocazione diciamo che putroppo ha avuto conferma più volte nel corso della mia vita.
L’ultima ieri sera al Tg3.
La teoria è questa: un bambino vispo, intelligente, sarà un fanciullo curioso. Di seguito diventerà un ragazzo capace nello studio o nel lavoro, un uomo respondabile magari padre di famiglia e più tardi un vecchio saggio che può regalarti consigli grazie alla sua esperienza moltiplicata dall’intelligenza di base, di partenza.
Ogni esperienza, nel lavoro, nello studio, in generale nella vita, vissuta dal bambino intelligente fa da moltiplicatore di saggezza.
E’ atroce ammetterlo ma il ragionamento che segue non ha nulla di razzista, offensivo, mancanza di rispetto ma solo una grande tristezza, anche se era nata con un po’ di perfidia giovanile.
Il bambino pirla sarà un fanciullo pirla, un ragazzo pirla che diventerà uomo pirla per finire nell’apoteosi finale: sarà un vecchio pirla.
Inutile negare l’evidenza. L’esperienza, per uno toccato dalla sfortuna che la natura gli ha regalato attraverso limiti di cui non ha nessuna colpa, non fa da moltiplicatore e quindi l’evoluzione ne risulta alterata, non potrà mai diventare un vecchio saggio.
La persona intelligente che commette un errore, può succedere a tutti, fa tesoro dell’esperienza che quell’errore gli ha fatto vivere, diventa un punto di forza, una marcia in più.
Lo stesso non avviene per chi ha dei limiti, l’errore non lo riconosce ma lo considera sfortuna e se cerchi di avvisarlo ti dice che porti sfiga.
Per fare un esempio che renda l’idea di quello che intendo dire vi racconto un fatto reale.
Eravamo nel cortile del condominio dove abitavo, si stava chiacchierando con altri condomini. Lavoravo nel mondo dell’automobile ed ogni volta c’era qualcuno che mi chiedeva consigli sull’acquisto di un’auto nuova o usata.
Cosa ne dici di questa, cosa ne pensi dell’altra.
Ho comprato una uno usata per mio figlio, te la faccio vedere dimmi cosa ne pensi, se ho fatto un affare oppure no.
Guardo la macchina e gli dico che il rapporto qualità prezzo non è male, gli faccio notare però che le gomme sono un po’ usurate, lisce, sarebbe il caso di cambiarle per non rischiare qualche incidente se piove.
Passa qualche giorno, settimana non ricordo, lo incontro insieme agli altri condomini nel solito crocchio in cortile e come mi vede mi apostrafa ad alta voce: cazzo! Tu porti sfiga! Mio figlio ha avuto un incidente, ha tamponato uno.
Non sono io che porto sfiga, sei tu che sei un pirla. Te l’avevo detto che le gomme erano lisce ed era ovvio che con la pioggia tuo figlio avrebbe avuto dei problemi.
Questo è il classico caso dell’uomo pirla che avrebbe avuto due soluzioni ma non è stato in grado di metterle in atto. Anzi tre. Quello che avrebbe fatto al suo posto l’uomo intelligente.
La prima avvisare suo figlio che le gomme erano lisce, di stare molto attento in caso di pioggia. La seconda di andare dal gommista a cambiare le gomme e la terza, la più importante, consigliare prudenza sempre e comunque.
Vedere anziani normali, inteso come non delinquenti, banditi ecc.ecc. Persone in buona fede che difendono esaltano e rispettano un personaggio del genere, nonostante l’età e l’esperienza che dovrebbero avere accumilato negli anni, mi ha messo tristezza.
Leggere che qualcuno ha partecipato a questa sceneggiata per 10, se fossero stati 100 comunque non sarebbe cambiato il mio giudizio, mi ha dato la conferma che, purtroppo, la mia teoria è giusta.
Non ci crederete ma avrei preferito che il mio ragionamento elaborato dalla mia mente di ragazzino fosse stato una cazzata pazzesca, una supercazzola.
Invece no, troppi vecchi pirla ne danno la conferma.
Dicevano i vecchi saggi: chi è causa del suo mal pianga se stesso. In questo caso non sono causa del loro male è la natura che ha infierito contro di loro, dovrebbero essere i loro cari, i loro figli ad aiutarli a ragionare, a cambiare le gomme.
Il più giovane intervistato dal Tg3 aveva 10 anni più di me, i giovani comunque c’erano.
Quello che mi spiace di più è vedere gente che magari ha lavorato 35, 40 anni e che non ha capito ancora niente.
Magari c’è in mezzo pure qualche ex comunista che è diventato leghista o pidiellino, che si è spappolato la mente con la televisione. L’esperienza non ha fatto da lievito.
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