A 150 da qualcosa che non ricordo…

Nicola Zingaretti ha scritto questo post sul suo blog.
Riporta il discorso del presidente Napolitano che da Reggio Emilia ha aperto le cerimonie del’anniversario dei 150 anni dell’Unità Nazionale.
Elenca anche tutte le iniziative della Provincia di Roma, di cui è il presidente, per questo anno di Festeggiamenti.

Ebbene sì, è la terza volta che gli italiani, intesi come popolo con un’identità nazionale festeggiano la loro Unità, ed la seconda che a rappresentarlo è un Presidente e non un Savoia, fatto significativo.
Giorgio Napolitano a Forlì ha elegantemente sottolineato che cosa vuol dire per il Nord dell’Italia ricordarsi la Storia Patria, come se in qualche modo oggi, nel 2011, alcune regioni del paese volessero far finto di essere parte integrante di un luogo fuori dalla Storia.
Ma non c’è solo un partito e non c’è solo una minoranza che possa rappresentare tutti, anche se a ruoli alterni questo dei capipopolo è un  vezzo che persorre sempre tutta la penisola.

Da Milano il sindaco meno amato della storia cittadina, c’è chi piange risentendo il nome Pillitteri, dichiara che Milano aspetta il federalismo ma è pronta a festeggiare con noi italiani, mentre Bossi e Zaia voltano le spalle.

La Lega Nord detta l’agenda del 2011, perchè sono sempre state le minoranze in Italia a fare e disfare tutto.
Mille uomini che sbarcano, una famiglia piemontese , arditi interventisti ,  marciatori in camicia nera, avanguardie intellettuali ed ora loro, futuristi liberi contro leghisti.

Ci unirà come sempre lo stellone azzurro che quest’anno compie il suo centanario? ne dubito.