È questo il primo passo di un progetto che mira alla conservazione della memoria dei fatti giudicati dalla Corte d'Assise che negli anni hanno segnato la storia della città e dell'Italia.
Il Tribunale - spiegano il presidente Francesco Scutellari, il presidente della Corte d'Assise Leonardo Grassi e la dirigente amministrativa Elena Barca - vuole così assicurare la conservazione (e garantire una facile consultazione) di tutto il materiale cartaceo dei fascicoli processuali.
È un progetto imponente: negli archivi ci sono 1.018 faldoni ed oltre 86 scatole per un totale di 190 metri lineari. Tutto sarà riprodotto su formato digitale e successivamente trasferito all'Archivio di Stato di Bologna.
Il progetto è frutto di un protocollo d'intesa fra il Tribunale e l'Archivio di Stato, firmato il 6 dicembre scorso, e vede la luce anche grazie anche alla collaborazione dell'associazione dei Familiari delle vittime della Strage di Bologna e degli Archivi per la Memoria, oltre che del personale volontario dell'Auser di Bologna. Per concludere la digitalizzazione ci vorrà circa un anno.
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