Differentemente da quanto fatto da altre realtà, Liverpool e Manchester United non avevano mai preso in considerazione l’idea di una cessione dei naming rights degli stadi in cui giocano.
Il Managing Director del Liverpool, Ian Ayre, ha infatti dichiarato nel novembre 2011:
We have no intention of exploring naming rights for Anfield. It has been a name deeply ingrained in our ground and our club for more than 100 years and I can’t imagine any Liverpool fan calling the current stadium anything else. That’s different in a new-build stadium as it’s a new start and a new proposition, and we are actively talking to potential naming partners for a new stadium [if that happens], but we have never considered renaming our spiritual home of Anfield.
Analoga la posizione del Manchester United:
There is no chance of a naming rights deal at Old Trafford. It’s not going to happen.
Questo, però, accadeva quasi un anno fa.
Il proprietario del Liverpool, John W. Henry, ha recentemente dichiarato che non esclude la possibilità di una tale operazione, anche se la stessa non è stata ancora oggetto di uno studio approfondito.
Nel frattempo il Manchester United nonostante abbia perfezionato la propria quotazione alla Borsa di New Your (NYSE) e siglato un nuovo accordo commerciale con la Chevrolet per la sponsorizzazione della maglia deve fare i conti con il peso finanziario del debito esistente e potrebbe quindi essere attratto da un’operazione commerciale che, secondo Forbes, potrebbe raggiungere un valore di 1 miliardo di USD per un ventennio, quindi circa 40 milioni di Euro annuali.
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